Attesa una partenza debole per le borse europee in una seduta che vedrà Wall Street chiusa per la festività del Martin Luther King Day. Gli indici americani hanno chiuso venerdì in positivo con l’ennesimo record messo a segno dal Nasdaq.
Avvio di settimana negativo, invece, per le piazze asiatiche, tra cui Tokyo perde l’1%, che soffrono le voci su una sempre più probabile hard Brexit. Secondo le indiscrezioni, il primo ministro britannico Theresa May, che parlerà domani, si starebbe preparando a ritirare il Regno Unito dal libero commercio con l’Unione europea.
La sterlina crolla così ai minimi di oltre trent’anni con il GBP/USD scivolato sotto quota 1,2 e l’EUR/GBP salito a 0,884. Il biglietto verde si rafforza anche nei confronti dell’euro, con l’EUR/USD poco sopra quota 1,06, mentre arretra sullo yen, con l’USD/JPY a 114.
Tra le materie prime, l’oro beneficia della tensione sui mercati risalendo oltre la soglia dei 1.200 dollari l’oncia a 1.205 dollari. Sostanzialmente stabile, invece, il petrolio con il Brent e il Wti rispettivamente a 55,5 e 52,4 dollari.
Sul fronte macro, i principali ordinativi di macchinari in Giappone a novembre hanno registrato un calo del 5,1% su base mensile (-1,7% il consensus), ma una crescita su base annuale del 10,4% (+8,1% il consensus). Attesi in mattinata, invece, i dati sull’inflazione italiana di dicembre e la bilancia commerciale europea di novembre.
Per quanto riguarda l’azionario italiano, LUXOTTICA ha annunciato la fusione con la francese Essilor, dando vita a un colosso europeo degli occhiali con una capitalizzazione da 50 miliardi di euro.
Riflettori anche su FCA, ancora sotto la lente delle autorità americane per le violazioni in tema di emissioni con il Dipartimento di Giustizia che ha avviato un’indagine ufficiale.
Attenzione, infine, al comparto bancario dopo il declassamento del rating sovrano italiano a BBB da parte di Dbrs.