Il Ftse Mib chiude in ribasso dello 0,9% l’ottava dal 9 al 13 gennaio, in cui i riflettori sono stati puntati principalmente sui titoli bancari e su Fca nel finale della settimana. Tonico invece il comparto tecnologico, con il Ftse Italia Tecnologia (+5,8%) che sovraperforma sia il mercato sia l’indice settoriale europeo Euro Stoxx Tecnologia (+1,2%).
Sul Ftse Mib Stm il guadagna il 7,5%, realizzando un nuovo massimo ad un anno a 10,99 euro. Il governo italiano e quello francese intanto stanno proseguendo con i finanziamenti al colosso dei microchip. A riferirlo sono i componenti Pd della Commissione Attività produttive della Camera, aggiungendo che ci sarà anche l’intervento del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell’Economia per chiarire la tempistica dei finanziamenti, anche perché la crescita dell’azienda si inserisce nel quadro di sviluppo dell’Industria 4.0.
Ngativa la mid cap Reply a -1,4%, mentre Esprinet termina a +1,6 per cento. Da segnalare che Avantage Reply, società del gruppo Reply attiva nel settore della consulenza, ha firmato un accordo di Sponsorship con MIB Trieste School of Management, che lavora per costruire relazioni di lungo termine e di mutuo vantaggio con le imprese.
Fra le small cap spicca Fullsix, in rialzo del 18,1%, seguita da Digital Bros (+4,8%), la cui assemblea degli azionisti ha approvato il piano di stock options 2016-2026.
Pesante Retelit (-10,2%) che sconta anche il taglio del giudizio da “Outperform” a “In line” da parte di Banca Aletti, con target price fissato a 1 euro.
Nuovo massimo storico per SeSa (+0,3%) a 19,40 euro, mentre Tas (-2,2%), Tecnoinvestimenti (+3,8) e Txt (+4,1%) segnano nuovi picchi delle ultime 52 settimane.
Da segnalare che gli azionisti di rilevanza di Best Union Company Luca Montebugnoli, P4P International, Girefin, con partecipazioni, rispettivamente, del 31,317%, 29,320% e 14,737%, e Bravo Capital, società lussemburghese controllata da Luxempart, hanno sottoscritto un accordo di investimento finalizzato al de-listing di Best Union Company dal segmento MTA di Borsa Italiana.
Fra le tlc si segnala che Telecom Italia (+0,5%) ha concluso l’emissione di un prestito obbligazionario a tasso fisso per 1 miliardo, destinata ad investitori istituzionali, con scadenza 19 luglio 2023 e cedola 2,5%, la più bassa di sempre tra i bond in euro non convertibili emessi dal gruppo.