Banche – Lunedì in rosso (-1,8%). Fra le migliori Bper (-0,9%)

Il Ftse Mib archivia la prima seduta della settimana con un ribasso dell’1,4% risentendo della riduzione del rating da ‘A (low)’ a ‘BBB (high)’ da parte del’agenzia canadese Dbrs. Tale scelta ha penalizzato particolarmente il comparto bancario, che lascia sul terreno l’1,8%, in linea con l’indice europeo (-1,8%).

Nel Ftse Mib Bper riesce a limitare le perdite allo 0,9% nel giorno in cui Mediobanca ha alzato il target price da 4,8 euro a 6,3 euro per azione mantenendo il giudizio outperform così come Goldman Sachs, che a sua volta ha alzato il prezzo obiettivo da 5,1 euro a 6,7 euro per azione mantenendo il buy.

Prese di profitto su Ubi (-3%) dopo il rimbalzo del 14,2% della settimana scorsa anche se Standard & Poor’s ne ha confermato i rating sia di lungo termine a ‘BBB-’ sia di breve termine a ‘A-3’ motivando la scelta con il fatto che l’aggregazione delle tre Good Bank (Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti) nel perimetro di gruppo impatterà in maniera limitata sulla qualità del credito. Oggi Bankitalia esaminerà la proposta d’acquisto fatta da Ubi per i tre istituti.

Banco Bpm lascia sul terreno il 2,5% nonostante la banca in un comunicato abbia ribadito la correttezza del proprio operato nella procedura di fusione fornendo al mercato e ai propri azionisti tutte le informazioni previste dalla legge. Dall’inizio dell’anno comunque il bilancio rimane positivo con un guadagno del 18,2 per cento.

Novità di rilievo anche per Mps, che resta sospesa, mentre prosegue la messa a punto del nuovo piano, che dovrebbe vedere la luce entro marzo dopo il confronto con le autorità europee. Da rilevare inoltre che nel board fissato per il prossimo 19 gennaio potrebbe essere varata un’emissione obbligazionaria da 1,5-2 miliardi per tamponare le esigenze di liquidità dell’istituto toscano.