Il nuovo colosso dell’occhialeria che nascerà dall’integrazione di Luxottica ed Essilor presenta oggi una market cap superiore ai 51 miliardi. EssilorLuxottica sarà un gruppo integrato con un fatturato 2016 stimato in 16,2 miliardi ed un Ebitda di 3,6 miliardi, che determina un margine sulle vendite superiore al 22 per cento. In termini di multipli si evidenzia per il 2016 un Ev/Sales pari a 3,3x ed un Ev/Ebitda pari a 15,1x. Inferiore a 1x il rapporto tra l’indebitamento netto, stimato per il 2016 in 2,6 miliardi e l’Ebitda. Per gli analisti il deal è positivo con raccomandazioni predominanti hold/buy per Luxottica e buy per Essilor.
Dopo quattro anni di trattative è stato raggiunto l’accordo che porterà alla creazione del più grande gruppo mondiale dell’occhialeria, realizzando così il “sogno di 50 anni” di patron Leonardo Del Vecchio. Il progetto si basa sull’unione di due colossi leader, uno nella produzione di lenti e l’altro in quella delle montature, che dà vita a un gruppo totalmente integrato, volto a “rispondere meglio ai bisogni di un’immensa popolazione mondiale relativi alla correzione e alla protezione della vista”.
La nuova holding, che assumerà la denominazione di “EssilorLuxottica”, controllerà una società che può contare su vendite 2015 per oltre 15 miliardi, che dovrebbero superare i 16 miliardi considerando le stime degli analisti per il 2016. Un fatturato che, sulla base dei consensus raccolti da Bloomberg sulle singole società, dovrebbe arrivare a 18,4 miliardi circa nel 2018, senza considerare le sinergie, che il management prevede tra i 400 e i 600 milioni nel medio termine, per accelerare nel lungo periodo.
In termini di redditività, EssilorLuxottica parte da un Ebitda di 3,5 miliardi, che dovrebbe superare nei prossimi due anni i 4,2 miliardi, con le attese degli analisti che stimano una crescita media annua di oltre sette punti percentuali (senza considerare le possibili sinergie tra i due gruppi).
Valori che porterebbero ad una marginalità 2018 vicina al 23 per cento, guadagnando un punto percentuale circa rispetto al 22% di fine 2015.
Considerando la somma dell’attuale capitalizzazione dei due colossi, pari a 51 miliardi circa, il price/earning del gruppo risulta superiore a 30x per il 2016. In termini di multipli si rileva inoltre che EssilorLuxottica presenta un Ev/Sales 2016 pari a 3,3x ed un Ev/Ebitda superiore a 15x.
Inferiore a 1x il rapporto tra Debt net ed Ebitda, evidenziando una buona sostenibilità del debito in ulteriore diminuzione considerando le stime future.
La view degli analisti – Il deal presenta buone sinergie se supera il rischio dell’Antitrust
Secondo gli analisti di Equita Sim, il concambio dell’operazione, fissato in 0,461 azioni Essilor per ogni azione Luxottica, è “giusto” in quanto pur essendo leggermente a favore di Essilor è compensato dalle forti sinergie. Gli esperti di Equita non escludono tuttavia possibili problemi con l’Antitrust, ma il rating su Luxottica resta buy con prezzo obiettivo a 50 euro.
Criticità con l’Antitrust che vengono messe in evidenza anche da Kepler Chevreux, che tuttavia promuovono l’operazione alzando la raccomandazione su Luxottica da reduce a buy, con il target price che passa da 44 a 56 euro. Confermato il buy anche per Essilor, con il prezzo obiettivo aggiornato però da 125 a 140 euro.
Per Credit Suisse la raccomandazione resta outperform su Luxottica con target price a 50 euro, con il deal che rafforza la valutazione sull’azienda veneta, senza escludere tre fattori di rischio: mancata esecuzione della fusione, una frenata nella realizzazione del piano di investimenti del gruppo di Agordo ed una possibile revisione al ribasso delle sinergie, valutate nella fascia alta delle stime.
Sulla base degli studi raccolti da Bloomberg si rileva che per il titolo Luxottica i giudizi prevalenti sono Buy (40%) e Hold (56%), con un target price medio di 52,83 euro.
Per quanto riguarda Essilor il titolo è da comprare per il 72,7% degli analisti, con prezzo obiettivo medio pari a 118,38 euro.