Poste ha comunicato che intende risarcire tutti i gli investitori che hanno sottoscritto quote del fondo Invest Real Security e che ne erano ancora in possesso alla sua scadenza.
La società guidata da Francesco Caio sottolinea in una nota come lo scopo del ristoro sia di consentire ai clienti di recuperare la minusvalenza del 58% che deriva dalla differenza tra quanto investito inizialmente, 2.500 euro a quota, quanto percepito dalle cedole (658 euro) e dalla liquidazione del fondo avvenuta lo scorso dicembre (390 euro).
Tale differenza, pari a 1.452 euro, sarà risarcita in contanti ai clienti con più di 80 anni, circa il 20% del totale, mentre agli altri sarà proposta la sottoscrizione di una Polizza Vita Ramo I, senza spese di gestione, con una durata prevista di 5 anni, il cui valore finale corrisponderà a 1.842 euro, pari al rimborso del capitale perso nel fondo Irs più i 390 euro del valore residuo della quota.
In pratica, per poter accedere al rimborso, gli investitori dovranno versare una quota pari a quanto ricevuto dalla liquidazione del fondo (390 euro) alla quale Poste aggiungerà un bonus di 1.257 euro. Nei 5 anni tale cifra maturerà interessi per 195 euro che permetteranno di raggiungere dopo i 5 anni il valore finale di 1.842 euro del risarcimento.
Alla luce di ciò e dal fatto che il Fondo era composto da 56,4 mila quote, l’esborso totale di Poste dovrebbe essere di circa 50 milioni di euro.
I rimborsi partiranno dal prossimo aprile, una volta effettuata dalla sgr la liquidazione del Fondo. Si ricorda infatti che Poste era solo la società collocatrice del fondo mentre la gestione dello stesso era stata effettuata da Investire sgr.
La società guidata da Francesco Caio ha scelto di farsi carico del ristoro delle perdite dei suoi clienti, pur non avendo nessun obbligo legale, al fine di limitare e preservare la sua immagine ed il rapporto di fiducia con gli investitori, un concetto sottolineato anche dalle parole dello stesso Caio.
L’iniziativa è stata illustrata alle associazioni dei consumatori riconosciute dal Consiglio nazionale dei consumatori ed è stata integrata dall’istituzione, su proposta delle Associazioni, di una commissione di conciliazione paritetica. Il Codacons ha accolto parzialmente la proposta chiedendo però il rimborso cash di tutti i clienti.
Il titolo Poste, intorno alle 10:10, si mantiene sostanzialmente in parità a Piazza Affari, un andamento simile rispetto all’indice settoriale che guadagna lo 0,3%.
Commento
L’azione di Poste consentirà di limitare gli eventuali danni di immagine presso i propri clienti a un costo tutto sommato limitato e punta a rafforzarne la fiducia, minata anche dalle diverse vicende finanziarie che hanno penalizzato i risparmiatori ignari dei rischi degli strumenti finanziari in cui avevano investito.
Poste, subendo una perdita non significativa rispetto ai suoi conti, di circa 50 milioni, ha limitato danni economici ben maggiori che sarebbero potuti derivare da una causa collettiva o comunque da una perdita di fiducia da parte dei propri clienti. Il costo, inoltre, non andrà ad impattare sul quarto trimestre in quanto la somma è già stata accantonata.