Il Ftse Mib torna in positivo guadagnando lo 0,3% con il comparto bancario che con un progresso dell’1,1% recupera parzialmente le perdite di lunedì e sovra-performa l’indice europeo (-0,2%).
In una giornata contraddistinta dai bassi volumi l’attenzione del mercato è stata rivolta alle parole del premier britannico Theresa May che ha confermato ufficialmente l’intenzione di abbandonare il mercato unico europeo per la presenza di vincoli ai quali la Gran Bretagna non è disposta a sottostare.
Tornando alle banche non si allenta la tensione su Mps. A tenere banco rimane sempre la questione delle sofferenze che, secondo il piano precedente, sarebbero state cedute al fondo Atlante, ma per le quali ad oggi si deve trovare una nuova soluzione e una nuova valutazione.
Un tema delicato sul quale è in atto uno scontro sui modelli di valutazione utilizzati tra gli ispettori di Bankitalia e quelli della Bce.
Spetta ad Unicredit (+3,5%) la miglior performance di giornata, sospinta anche dalla conferma di partecipazione all’aumento di capitale da 13 miliardi del suo primo azionista con il 6,7% Capital Group.
Si segnala inoltre che l’istituto di piazza Gae Aulenti ha ufficializzato la cessione pro soluto a B2 Kapital di un portafoglio di sofferenze da 93 milioni tramite la sua sussidiaria Unicredit Bulbank.
Buona giornata anche per Ubi (+3,4%) che resta in attesa della decisione definitiva da parte di Bankitalia sulla cessione delle tre Good Bank (Banca Marche, Banche Etruria e Carichieti)
Positivo anche Banco Bpm, in progresso del 2,3% grazie anche all’aumento del target price a 3,4 euro con rating “buy” da parte di Deutsche Bank. Upgrade originato da: ulteriori possibili sinergie di costo; potenziali nuovi risparmi sulla raccolta rispetto agli altri competitor; sviluppo di impieghi di qualità superiore, grazie al posizionamento nel nord Italia.