Scor, compagnia di riassicurazione francese, è entrata nell’azionariato di Cattolica Assicurazioni con una quota di poco inferiore al 2 per cento. Le due società sono legate da rapporti d’affari da lunghissimo tempo. La società francese ha motivato la scelta reputando l’investimento in Cattolica interessante in quanto la giudica un gruppo solido.
Le quotazioni del titolo ne hanno beneficiato, dato che intorno alle 11:10 segnano un rialzo dell’1,2% a 5,9 euro.
Insieme al 15,07% detenuto da Banca Popolare di Vicenza e al 2,98% in mano a Norges Bank, la quota posseduta da Scor rappresenta la partecipazione più rilevante nella compagnia assicurativa.
In merito alla partecipazione posseduta dalla banca vicentina nella compagnia veronese, c’è l’eventualità che possa essere dismessa. Questo conseguentemente all’annuncio dello scorso agosto da parte di Cattolica di voler interrompere la partnership nella bancassurance con l’istituto veneto. Questa decisione della compagnia assicurativa ha di fatto sciolto l’obbligo di lock up della Popolare Vicenza sul 15% delle azioni di Cattolica.
Tuttavia, gli accordi tra le due società prevedono che la cessione della quota, anche a blocchi, non impatti negativamente sulle quotazioni di Cattolica. Allo stato attuale per la banca vicentina la vendita della quota non è una priorità, considerando anche che si sta cercando di ricomporre la situazione con la compagnia assicurativa.
Intanto, sono stati cooptati nel cda Chiara De Stefani e Nerino Chemello a seguito delle dimissioni di Luigi Baraggia e Anna Tosolini.