Secondo un recente studio redatto da Contactlab ed Exane Bnp Paribas, nel 2016 il mercato dei beni di lusso in Russia ha registrato una crescita compresa in un range tra il 5% ed il 10 per cento, arrivando ad un valore stimato in 3,5 miliardi.
Un ritorno in positivo che arriva dopo il crollo pari al 25% registrato nel 2015, a causa soprattutto della svalutazione del rublo e che dovrebbe proseguire nel 2017, sostenuto anche dall’avvio del programma tax free per gli acquisti dei clienti stranieri in Russia.
Le prospettive della spesa globale dei beni di lusso dipendono ancora molto dalla Cina che, con quasi un terzo del mercato ed uno sviluppo negli ultimi mesi “low double-digit”, consente di stimare una crescita 2017 per il settore superiore al 3 per cento. Incremento che il ritorno in positivo del mercato russo, potrebbe far salire di un ulteriore quota compresa tra lo 0,5% e l’1 per cento.
La principale area di crescita per i brand di lusso in Russia è rappresentata dall’e-commerce. Il tasso di penetrazione di questo canale in Russia (considerato come percentuale delle vendite al dettaglio totali) era nel 2015 pari al 2,5 per cento, contro una penetrazione mondiale del 7 per cento.
Tra le maison italiane più presenti in Russia troviamo Brunello Cucinelli, Prada, Tod’s, Ferragamo e Moncler.