Partenza positiva per le borse europee all’indomani del discorso del primo ministro britannico Theresa May che ha confermato l’uscita del Regno Unito dal mercato unico europeo. Rimbalzo in avvio del Ftse 100 di Londra che intorno alle 9:15 segna un +0,3 per cento. Positivo anche il Dax di Francoforte /+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), mentre il Cac 40 di Parigi oscilla sulla linea della parità. In lieve calo, invece, Milano con il Ftse che registra un -0,3 per cento.
Sul fronte macro, in Germania la lettura finale dell’indice dei prezzi al consumo di dicembre ha confermato una crescita dello 0,7 per cento. Usciranno in mattinata anche i dati sull’inflazione europea e sul mercato del lavoro in Uk.
In arrivo nel pomeriggio dagli Usa, infine, il Beige Book della Federal Reserve sull’economia americana, oltre ai dati sull’inflazione e sulla produzione industriale di dicembre. Attesi inoltre gli interventi di alcuni membri di spicco della Fed, tra cui il discorso del presidente Janet Yellen a San Francisco.
Per quanto riguarda le valute, parziale recupero del dollaro che ha sofferto ieri le dichiarazioni di Trump sul fatto che la moneta troppo forte penalizza l’economia americana. L’EUR/USD scende a 1,068 mentre l’USD/JPY risale a 113,3. Rallenta invece la sterlina dopo l’impennata di ieri seguita alle parole del premier Theresa May, con il cambio GBP/USD a 1,233 e l’EUR/GBP a 0,8662.
Tra le materie prime, in lieve rialzo il petrolio con il Brent (+0,4%) a 55,7 dollari e il Wti (+0,4%) a 52,7 dollari, in attesa del report mensile dell’Opec di dicembre.
Sull’obbligazionario, lo spread Bund-Btp riparte in area 159 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,9 per cento.
Tornando a Piazza Affari, oggi MEDIASET (-0,5%) presenta a Londra il nuovo piano triennale al 2020. Il gruppo punta al raggiungimento di un Ebit di 468 milioni per le attività media italiane. Sviluppo di contenuti, digitalizzazione, partnership e rifocalizzazione della pay tv, tra i principali driver, che dovrebbero consentire di aumentare al 39% la quota pubblicitaria del gruppo, oltre che portare Premium a partecipare alle aste per i diritti televisivi del calcio.
Partenza incerta per i bancari dopo che ieri il settore aveva sostenuto il Ftse Mib. Ritraccia leggermente UNICREDIT (-1,3%) dopo il balzo della vigilia in seguito alla notizia che Capital Group, primo azionista dell’istituto tramite con il 6,7% del capitale, ha annunciato l’intenzione di partecipare all’aumento di capitale da 13 miliardi approvato dai soci della banca lo scorso 12 gennaio. Deboli anche INTESA (-0,7%), UBI (-0,5%) e BANCO BPM (-0,1%).
Tra i petroliferi, bene SAIPEM (+1,9%) che si è aggiudicata nuovi contratti e l’estensione di accordi esistenti nell’ambito della perforazione onshore in Arabia Saudita, Marocco, Bolivia e Argentina per un valore complessivo di circa 240 milioni di dollari.
Fuori dal paniere principale, in calo SARAS (-3,8%) dopo che il colosso russo Rosneft ha avviato un collocamento accelerato per vendere il proprio 12% restante nella compagnia di raffinazione sarda.