La oil service italiana si è aggiudicata nuovi contratti e l’estensione di accordi già esistenti nell’ambito della perforazione onshore in Arabia Saudita, Marocco, Bolivia e Argentina. Complessivamente il valore delle commesse è di 240 milioni di usd (224,3 milioni di euro).
Saipem rafforza così la propria presenza in Medio Oriente grazie ad un’ulteriore importante estensione, della durata di tre anni, delle attività relative a sei impianti di perforazione terra di media potenza e già operativi in Arabia Saudita. Estensioni che si aggiungono a quelle di pari durata di altri dieci impianti nello stesso paese annunciati nel settembre 2016.
In Marocco invece la big dei servizi petroliferi chiude un’ulteriore estensione contrattuale, della durata di circa quattro mesi, per la fornitura di servizi di perforazione e interventi su pozzi a terra con un impianto di media potenza che opererà nella parte settentrionale del paese, in prossimità del confine algerino.
In Sud America invece Saipem chiude due contratti. Il primo, in Bolivia, si riferisce ad un anno di lavoro con un impianto di media potenza, mentre in Argentina per l’impiego di un ulteriore impianto di tipo idraulico per un periodo di 8 mesi, e che segue quello annunciato il 22 settembre dello scorso anno.
Commento
Notizia positiva per Saipem sia da un punto di vista fondamentale che tecnico.
Da un punto di vista fondamentale il titolo accresce il proprio portafoglio ordini e quindi la visibilità sul business nell’onshore, consolidando la propria presenza in Medio Oriente e America Latina in attesa di una concreta ripresa del mercato della perforazione in queste aree strategiche (che ancora stenta a vedersi). Il peso delle commesse sul backlog residuo di gruppo (14,6 mld) al 30 settembre 2016 è del 1,5%, mentre su quello della divisione drilling on-shore, pari a 1,1 mld è circa del 20 per cento. Ricordiamo che di 31 analisti che seguono il titolo (fonte: Bloomberg), solo il 20% (6 analisti) sono buy, mentre 14 sono hold e 11 sell. Il target price medio è a 0,46 euro (-9,8% di rendimento potenziale).
Da un punto di vista tecnico, il 2017 si è aperto con una brusca inversione del corso dei prezzi che ha portato il titolo a perdere circa il 15% fino a scendere poco sotto 0,5 euro (supporto importante). Il titolo però ieri, in scia al rialzo del petrolio, si era riportato a 0,5 euro e, almeno momentaneamente, grazie alla notizia delle commesse on-shore, riesce a consolidare sopra tale livello aprendo pure in gap-up.
Nonostante il forte calo Ytd delle quotazioni il titolo tratta ancora a premio sul P/E 2017 a 26,84 volte, contro 18,85 della competitors Technip. Premio che si ripropone anche su Ev/Ebitda 2017 con Saipem che tratta a 6,94 volte e la francese a 5,82 volte.