Carlo Cimbri, Ceo di Unipol Gruppo Finanziario (UGF), a margine del World Economic Forum di Davos, ha dichiarato che il 2016 è andato oltre le attese del piano industriale 2016-2018 presentato lo scorso maggio. Al 30 settembre 2016 l’utile netto consolidato si era attestato a 439 milioni e aveva battuto le aspettative degli analisti.
Un punto fondamentale della strategia di miglioramento della redditività della compagnia è la decisione di ridurre progressivamente le polizze tradizionali del ramo vita, non particolarmente profittevoli nell’attuale contesto di bassi tassi di interesse.
È doveroso ricordare che le linee guida del piano strategico 2016-2018 di UGF sono i seguenti: il conseguimento di un utile netto consolidato cumulato compreso tra 1,5 e 1,7 miliardi, la distribuzione di dividendi cumulati per 400 milioni e il raggiungimento di un Solvency Ratio compreso tra il 120% e il 160 per cento.
Cimbri, a proposito di Unipol Banca (la controllata del gruppo a cui fanno capo le attività bancarie), ha rimarcato che il si sta lavorando al fine di migliorarne la redditività. Il manager ha sottolineato ancora una volta che viene tenuta d’occhio l’evoluzione del sistema creditizio italiano in modo da valutare una potenziale aggregazione per Unipol Banca.
Cimbri ha aggiunto che con Bper, di cui recentemente Unipol è salita al 5% del capitale, non si è parlato di Unipol Banca, ma solo della partnership nelle bancassicurazione.
Intorno alle 10:00, a Piazza Affari il titolo segna un lieve ribasso dello 0,4% a 3,4 euro.