Nelle due settimane e mezzo appena trascorse si è registrato un importante rialzo dei prezzi elettrici all’ingrosso rispetto sia a quelli registrati nel mese di gennaio negli ultimi quattro anni sia rispetto a quanto rilevato a dicembre 2016. Nel dettaglio, il Prezzo unico nazionale (PUN) medio è attualmente pari a 67,5 EUR/MWh, che si confronta con i 46,5 EUR/MWh di gennaio 2016 e con i 56,4 EUR/MWh del mese scorso. Sul Mercato a Termine attualmente il prezzi forward sono inferiori ai prezzi spot: 56,7 EUR/MWh per il mese prossimo e 50,3 EUR/MWh per marzo 2017.
In questi primi giorni del 2017 il livello medio dei prezzi dell’energia elettrica sul mercato all’ingrosso si è attestato a 67,5 EUR/MWh, il più alto valore per il mese di gennaio dal 2012, quando il PUN (Prezzo Unico Nazionale) registrato era pari a 79,85 EUR/MW. Nel dettaglio, i prezzi elettrici di gennaio 2017 mostrano un balzo di ben il 45,2% su base annua e del 19,6% rispetto a dicembre 2016. È quanto emerge dall’analisi dei dati preliminari pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME).
Ricordiamo che nell’ultimo triennio la media del PUN è stata pari a 52,08 EUR/MWh nel 2014, 52,31 EUR/MWh nel 2015 e 42,78 EUR/MWh l’anno scorso.
Sul Mercato a Termine (Mte) al momento il PUN scambia su un livello di prezzo baseload pari a 56,73 EUR/MWh per febbraio 2017 e 50,28 EUR/MWh per marzo 2017, per poi scendere a 45,56 EUR/MWh ad aprile.
COMMENTO
L’attuale livello dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso è molto alto e di ciò dovrebbero beneficiare le principali società italiane attive nella generazione di energia elettrica: nell’ordine, fra quelle quotate a Piazza Affari, troviamo Enel, Edison, Eni, A2A, Iren ed Erg. Si ricorda comunque che i maggiori gruppi energetici hanno politiche di vendita a termine che permettono di attenuare gli effetti negativi sui conti della variazione dei prezzi elettrici.