Ieri, nella giornata il cui la premier britannica Theresa May ha confermato l’intenzione di abbandonare il mercato unico europeo, l’andamento delle Borse del Vecchio continente è stato incerto. Ha tenuto Piazza Affari, con il Ftse Mib in frazionale rialzo dello 0,3% grazie agli acquisti sui titoli bancari. Bene il settore italiano delle utility e delle rinnovabili (+0,6%), in linea con il corrispondente listino dell’Eurozona, grazie soprattutto al rimbalzo di Enel (+1,1%).
Le principali notizie price sensitive della giornata hanno riguardato le Small Cap, con i risultati definitivi dell’OPA obbligatoria di Eolo Energia su Alerion Clean Power. Post offerta, la partecipazione di Eolo (controllata di Edison) è salita dal 22,84% al 22,901% e la quota aggregata di Eolo e F2i sotto patto di sindacato è quindi passata dal 38,87% al 38,931 per cento.
In evidenza nel segmento è però stata TerniEnergia (+3,3%), con la terza miglior performance giornaliera del Ftse Italia Star dopo l’integrale sottoscrizione di 3 milioni di azioni ordinarie TerniEnergia di nuova emissione, corrispondenti al 6,8% dell’attuale capitale sociale, per un controvalore pari a 2,19 milioni (prezzo di collocamento pari a 0,73 euro/azione). Il capitale sociale salirà così a 59,2 milioni. Inoltre ieri la società umbra si è aggiudicata una commessa del valore di circa 12,5 milioni di dollari per la realizzazione in Tunisia di un impianto fotovoltaico da 10 MW per conto di Société Tunisienne de l’Electricité et du Gaz. La commessa prevede l’attività di full EPC.