Il mese scorso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha chiuso tre nuovi procedimenti avviati a luglio 2016 nei confronti di Iren Mercato, Estra Energie, Estra Elettricità ed ENEGAN sulle modalità di offerta e conclusione dei contratti di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero, attraverso il porta-a-porta e il canale telefonico. Nel complesso sono state comminate sanzioni per 1,61 milioni.
In particolare, le condotte accertate hanno riguardato la conclusione di contratti di fornitura in assenza di qualsiasi manifestazione di consenso del consumatore, perfino attraverso l’apposizione di firme false, o sulla base di informazioni ingannevoli. Le istruttorie si sono concluse con l’applicazione di sanzioni commisurate alla dimensione della società e alla gravità delle violazioni riscontrate: 830mila euro a Iren Energia, 500mila euro per Estra Energie ed Estra Elettricità, 280mila euro per ENEGAN.
Sia Iren Energia sia le società del gruppo Estra non richiederanno più il pagamento delle forniture non richieste, mentre ENEGAN ha invece introdotto un più adeguato sistema di sanzione dei comportamenti scorretti degli agenti e interrotto l’acquisizione nel canale teleselling.
Tale intervento istruttorio fa seguito a quello avvenuto nel 2015 [UTILITY – ANTITRUST SANZIONA 7 SOCIETÀ PER 6 MILIONI] nei confronti di Enel Energia, Eni, Acea Energia, Hera Comm, GdF Suez (ora Engie), Beetwin (ora Geko) e Green Network, che ha portato alla revisione dei processi di acquisizione di nuovi contratti di fornitura di elettricità e gas nel corso del 2016 da parte delle aziende coinvolte, con l’eccezione di Green Network, nei cui confronti è in corso un procedimento per inottemperanza.
COMMENTO
Per Iren l’impatto a livello di utile netto è molto limitato (0,7% sul risultato netto consolidato del 2015, pari a 118,2 milioni).