A 15 minuti dall’apertura delle contrattazioni i futures sui principali indici continentali scambiano in marginale rialzo, preannunciando una partenza sopra la pari per le borse europee.
Nella serata di ieri i listini statunitensi hanno chiuso lievemente positivi, ad eccezione del Dow Jones (-0,1%), ignorando i segnali macro economici incerti provenienti dal Beige Book e dal settore manifatturiero. Nel contempo, il tasso di inflazione continua a mantenersi sopra la soglia del 2%, l’obiettivo della Fed, per il quattordicesimo mese consecutivo. Uno dei motivi per cui il presidente Janet Yellen ha dichiarato di voler procedere velocemente con ulteriori rialzi dei tassi.
Affermazioni che hanno permesso al dollaro di recuperare terreno rispetto all’euro, con l’EUR/USD tornato in area 1,064, e allo yen, con l’USD/JPY a 114,7. La discesa della valuta nipponica ha consentito stamattina al Nikkei di chiudere a +0,9%, in una seduta complessivamente positiva per le borse asiatiche ad eccezione delle piazze cinesi, condizionate dai timori di una crisi finanziaria nella madrepatria.
L’attenzione degli operatori sarà focalizzata oggi sulla riunione di politica monetaria della Bce, la prima del 2017, cui seguirà la conferenza stampa di Mario Draghi. Dal meeeting non dovrebbero emergere sostanziali novità in tema di tassi di interesse e di quantitative easing, dopo la recente estensione del piano di acquisti al dicembre 2017 e la riduzione dell’importo mensile a 60 miliardi dai precedenti ottanta.
L’agenda macroeconomica odierna prevede la pubblicazione dei dati di novembre sulla bilancia dei pagamenti in Italia e in Europa. Negli Stati Uniti, invece, saranno resi noti i dati sui nuovi cantieri e sulle licenze edilizie a dicembre, i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, l’indice di fiducia di Philadelphia di gennaio e infine le scorte di petrolio dell’Eia.
A Piazza Affari occhi puntati su UBI, che ha sottoscritto il contratto di compravendita per l’acquisto del 100% delle tre Good Bank (Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti). L’operazione dovrebbe essere perfezionata indicativamente nel primo semestre 2017, una volta soddisfatte le condizioni necessarie e ottenute le autorizzazioni previste.
Per quanto riguarda MPS è previsto per oggi l’ok definitivo, da parte della Corte dei Conti e Ragioneria Generale dello Stato, per l’emissione di obbligazioni garantite finalizzate a tamponare l’esigenza di liquidità.
Da monitorare ancora MEDIASET, dopo le dichiarazioni dell’Ad Pier Silvio Berlusconi secondo cui un accordo con Vivendi è ancora possibile, se in grado di creare valore per il gruppo di Cologno Monzese. Escluso invece l’interesse di Fininvest per uno scambio di azioni tra il Mediaset e TELECOM ITALIA.
Infine, da seguire i petroliferi, tra cui TENARIS agevolata ieri dalle stime Eia su un aumento dell’output americano, e i titoli del lusso, agevolati nella seduta precedente dai buoni risultati di Burberry.