Il Ftse Mib termina le contrattazioni con un guadagno dello 0,7% anche grazie alla performance positiva del comparto bancario (+2,1%) maturata dopo le parole arrivate dal presidente della Bce Mario Draghi.
I mercati europei hanno infatti reagito positivamente alle parole del presidente dell’eurotower, che ha confermato i livelli dei tassi d’interesse e la durata del programma di acquisto di asset anche se ha poi precisato che il programma potrà essere esteso nel tempo finché non sarà raggiunta una inflazione nell’intorno del 2 per cento.
A beneficiare di questo scenario sono stato soprattutto i titoli degli istituti di credito, tra cui spicca Ubi con un balzo del 7,3% favorito anche dalla sottoscrizione dell’accordo per l’acquisto delle tre Good Bank (Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti).
Positiva anche la performance di Bper con un progresso del 5,4% sostenuto anche dalle voci, confermate dal suo ad Alessandro Vandelli, di un accelerazione sul dossier Cariferrara che dovrebbe portare entro fine mese ad un’offerta simile a quella presentata dalla banca guidata da Massiah per gli altri tre istituti risoluti.
In evidenza anche Carige (+6,0%) sulla quale si riflette ancora la notizia del buon esito della due diligence di Prelios sugli npl da cedere per soddisfare le richieste Bce.
Si segnala infine la flessione di Creval (-3,1%) dovuta principalmente alle prese di profitto dopo il balzo nella giornata di mercoledì nella quale il titolo aveva guadagnato il 15,9% sulla notizia del mandato a Mediobanca ed Equita Sim per la ricerca di un partner per future aggregazioni.