Partenza poco mossa per le borse europee che attendono l’insediamento alla Casa Bianca questo pomeriggio del neo presidente Donald Trump. Intorno alle 9:15 il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi cedono lo 0,3%, mentre il Ftse 100 di Londra il -0,1 per cento. Oscillano sulla linea della parità il Ftse Mib di Milano e l’Ibex 35 di Madrid.
Sul fronte dei dati macro, l’agenda di oggi ha visto la pubblicazione del dato sul Pil cinese, risultato leggermente migliore delle attese. La seconda economia mondiale cresce al 6,8% nel quarto trimestre, contro il +6,7% del consensus, mentre chiude il 2016 in linea alle previsioni del 6,7 per cento.
Per quanto riguarda l’Europa, in Germania l’indice dei prezzi alla produzione di dicembre ha segnato un +0,4% m/m e un +1% a/a, in linea con le stime. Attesi in mattinata inoltre i dati sulle vendite al dettaglio in Uk.
Intanto il dollaro arretra leggermente nei confronti delle altre valute dopo il parziale dietrofront della Yellen, che ha dichiarato che l’economia americana non è cosi surriscaldata. L’EUR/USD risale a 1,068 mentre l’USD/JPY scende a 114,7.
Tra le commodities, secondo il rapporto mensile dell’Aie il mercato del petrolio aveva già iniziato a riequilibrarsi prima ancora dell’entrata in vigore a gennaio dell’accordo dell’Opec, con la domanda che potrebbe superare l’offerta già nel primo semestre 2017, a patto che la promessa dei tagli di produzione venga rispettata. L’Agenzia ha osservato che a dicembre l’output mondiale di greggio è diminuito di 600 mila barili al giorno, con i paesi del cartello responsabili di oltre metà del calo.
Poco mossi, comunque, i prezzi del petrolio con il Brent (+0,4%) a 54,4 dollari e il Wti (+0,2%) a 51,5 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, scende all’1,95% il rendimento del Btp dopo che ieri il meeting della Bce ha confermato il proseguimento di una politica monetaria ultra accomodante. Lo spread tra i decennale italiano e il Bund, invece, riparte stabile in area 159 punti base.
Tornando a Piazza Affari, in calo MEDIASET (-1%) dopo il balzo di ieri nel finale di seduta sui rumors di una possibile vendita della quota di TELECOM ITALIA (-0,2%) da parte di Vivendi, smentiti da un portavoce del gruppo francese.
Tra i bancari, ancora in rialzo UBI (+3%) dopo il rally di ieri in seguito alla firma del contratto di acquisto delle tre Good Bank. Riflettori anche sul settore bancario, dopo il rally della vigilia di UBI e il forte rialzo delle popolari. Positive anche BPER (+2,3%) e BANCO BPM (+0,7%)
Acquisti su FCA (+1,6%) su cui S&P ha confermato il rating di lungo termine (pari a BB) e quello di breve termine (B), con outlook stabile. L’agenzia americana ha spiegato che anche se un eventuale multa potrebbe essere “notevole”, Fca “ha un margine di manovra nelle sue misure di leverage” e che l’azienda “ha ampia liquidità a disposizione, se necessario”.
Fuori dal paniere principale, FINCANTIERI (+3,8%) ha firmato un memorandum of agreement con il gruppo statunitense Carnival Corporation per la costruzione di due nuove navi da crociera, del valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro, che saranno destinate ai brand Holland America Line (HAL) e Princess Cruises.
Nella moda, invece, rimbalzo di SAFILO (+2,4%) dopo il crollo di ieri in seguito alle indiscrezioni secondo cui Lvmh starebbe per rilevare il 10% del capitale di Marcolin, mettendo così in discussione alcune licenze che Safilo ha in essere con il colosso del lusso francese.