Bper – Nella partita con Creval potrebbe inserisi Unipol Banca

Continuano a tenere banco le attese per le probabili future aggregazioni di Bper ed in particolare quella con Creval, che porterebbe alla creazione del sesto istituto di credito italiano e nel quale potrebbe rientrare anche Unipol Banca.

La banca guidata da Alessandro Vandelli al momento è al centro dell’attenzione connessa all’accelerazione sul dossier CariFerrara, la quarta Good Bank ancora controllata dal Fondo di Risoluzione, il cui percorso per l’acquisizione sembra ormai seguire la falsa riga di quello intrapreso da Ubi con le altre tre banche risolute.

La situazione sull’istituto estense si è sbloccata dopo l’accordo con i sindacati per la riduzione del personale effettuato dallo stesso Fondo di Risoluzione. Il ridimensionamento del personale prevede circa 300 esuberi su base volontaria.

Se l’adesione a questo piano sarà sufficiente, Bper dovrebbe presentare la sua offerta entro settimana prossima mentre la Banca d’Italia, a quel punto, dovrebbe pronunciarsi entro metà febbraio.

Ottenuta l’autorizzazione da Bankitalia Bper sarebbe libera di concentrarsi sull’operazione con Creval nella quale potrebbe rientrare anche Unipol Banca, controllata da Unipol, un istituto di piccole dimensioni con 269 filiali, 274 promotori finanziari che allo scorso 30 giugno presentava un attivo da 11,4 miliardi, 1,6 miliardi di sofferenze e 2,4 milioni di utile netto.

Le dimensioni ridotte di quest’ultima fanno ipotizzare la ricerca di un partner ed è qui che potrebbe entrare in gioco Bper/Creval. Infatti Unipol con il 5% delle azioni dell’istituto emiliano rappresenta anche il maggiore azionista e potrebbe giocare un ruolo importante nella futura aggregazione.

Nel frattempo i titoli di Bper e Creval, intorno alle 15:10, segnano andamenti contrastanti con la prima in calo dell’1,8% mentre la seconda guadagna il 7,1% a Piazza Affari, rispetto all’andamento dell’indice settoriale in flessione dell’1,9 per cento.