Mercati – Partenza in ribasso, a Milano vola Generali su voci di M&A

Apertura in rosso per i principali listini europei, che ripartono in ribasso dopo l’insediamento di Trump in attesa di ulteriori dettagli sulle sue politiche economiche e internazionali. Intorno alle 9:30 il Ftse Mib di Milano cede lo 0,7%, mentre il Dax di Francoforte, il Ftse 100 di Londra, il Cac 40 di Parigi e l’Ibex 35 di Madrid lasciano sul campo lo 0,8-0,9 per cento.

Pochi spunti oggi dall’agenda macroeconomica. In Giappone sono stati diffusi i dati relativi all’attività industriale di novembre, in crescita dello 0,3% su base mensile, mentre nel pomeriggio (ore 16:00) è attesa la lettura preliminare sulla fiducia economica di gennaio nell’eurozona.

Alle 12:30, inoltre, è previsto un intervento del presidente della Bce, Mario Draghi, in visita a Torino per ricevere un premio, dopo la riunione della Bce di giovedì scorso in cui sono state confermate le misure di sostegno all’economia della zona euro. Nel frattempo, sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 163 punti base, in aumento di 4 bp, con il rendimento del decennale italiano a quota 2,03 per cento.

Tra le valute si segnala la debolezza del dollaro, che ha consentito allo yen di risalire fino a 113,5 penalizzando in mattinata il Nikkei di Tokyo. Biglietto verde in calo anche rispetto all’euro e alla sterlina, con l’EUR/USD risalito a 1,074 e il GBP/USD a 1,244.

Poco mosse le quotazioni del greggio, con Brent e Wti rispettivamente a 55,3 e 52,9 dollari al barile. In progresso invece l’oro, a 1.212 dollari l’oncia, in scia al deprezzamento del dollaro.

A Piazza Affari spicca l’avvio in controtendenza di GENERALI (+4,5%), per la quale fonti di stampa riportano l’imminente uscita del General Manager Alberto Minali, che verrebbe ricollegata ad una possibile offerta da parte di Axa e ad un’eventuale controfferta da Allianz e Intesa. In rialzo, di riflesso, anche MEDIOBANCA a +1,4 per cento.

Partenza negativa invece per i bancari, in particolare per UBI (-1,4%) e INTESA (-2,3%), che soffrono anche la revisione dei giudizi da parte di Dbrs dopo il recente abbassamento del rating sovrano italiano. L’agenzia canadese ha tagliato il rating a lungo termine di INTESA da A (low) a BBB (high), con trend stabile, mentre il giudizio su UBI è stato confermato a BBB, ma il trend è stato ridotto da stabile a negativo.

Negativa anche BANCO BPM (-1,3%), nonostante il perfezionamento della cessione pro soluto di crediti in sofferenza per 641 milioni. In calo dell’1,5% pure UNICREDIT, per la quale parte oggi il raggruppamento delle azioni in rapporto di una a dieci.

Tra le utilities, in ribasso dell’1,7% ENEL, che oggi stacca l’acconto di 0,09 euro sul dividendo relativo al bilancio 2016.

Limita le perdite LEONARDO (-0,5%), che starebbe pensando alla cessione di Electron Italia, unità attiva nell’installazione di sistemi di sicurezza. Nel frattempo la partecipata Atr ha rilasciato alcuni dati preliminari sul full year 2016 ed è vicina alla firma del contratto per la vendita all’Iran di 20 bimotori ATR 72-600.