Moda – Occhialeria in contrasto: sale Luxottica (+3,4%), crolla Safilo (-14,7%)

Ottava in leggero ribasso per il Ftse Mib, che chiude a 19.479 punti (-0,2%). Guadagna invece l’1,9% l’indice del comparto in esame, facendo meglio anche rispetto all’Euro Stoxx di riferimento (+0,5%). Il deal annunciato da Luxottica (+3,4%) ed Essilor ha influenzato positivamente i titoli del comparto, che tuttavia risente del crollo pari al 14,7% del titolo Safilo, condizionato dai rumors che vedrebbero il gruppo vicino alla perdita dei brands del colosso Lvmh in portafoglio.

Il Ftse Mib ha chiuso l’ultima ottava a 19.479 punti, in lieve calo dello 0,2% senza grossi scossoni né dalla riunione della Bce, né dall’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. In controtendenza il Ftse Italia moda, prodotti per la casa e per la persona guadagna l’1,9 per cento, sovraperformando anche il corrispondente indice di comparto europeo (+0,5%).

La settimana si è aperta con l’annuncio del deal tra Luxottica ed Essilor, che porterà patron Del Vecchio a cedere il 62% circa detenuto in Luxottica, per il 31-38% circa di Essilor (rapporto di cambio 0,461 azioni Essilor per ogni azione Luxottica). Seguirà un’Opa, che potrebbe portare al delisting del titolo Luxottica.

Il titolo della società veneta dell’occhialeria ha chiuso gli ultimi cinque giorni a 51,25 euro (+3,4%), ridimensionando il rimbalzo registrato lunedì scorso, che aveva portato le quotazioni poco sotto i 57 euro.

Performance contrapposta invece per l’altro titolo dell’occhialeria, Safilo, che cede il 14,7% scendendo a 6,69 euro. Il titolo potrebbe essere stato influenzato dai rumors che vedrebbero Lvmh vicino all’acquisto di una quota pari al 10% di Marcolin. L’operazione viene vista come un primo passo sulla strada già intrapresa da Kering per riportare in house la produzione e distribuzione del business eyewear, presentando numerosi rischi per Safilo, che ha in portafoglio alcuni brand facenti capo al colosso del lusso francese.

Tra le big, prosegue il rally di Moncler (+3%) e Ferragamo (+2,6%), trainati anche dal rimbalzo del titolo Burberry (+2,5% negli ultimi 5 giorni alla Borsa di Londra), che ha presentato i risultati dell’ultimo quarter del 2016 chiuso con vendite retail pari a 735 milioni di sterline, in aumento del 4% a cambi costanti (+22% a cambi correnti).

Avanza di 2 punti percentuali anche il titolo Brunello Cucinelli, nonostante la variazione negativa registrata venerdì scorso (-1,1%), dopo la conclusione da parte di Mediobanca del collocamento tramite accelerated bookbuilding rivolto a investitori istituzionali di azioni pari al 3,02% del capitale a  21,09 euro (pari a 2,05 milioni di azioni), con un 5% di sconto rispetto all’ultimo prezzo di chiusura del giorno precedente, pari a 22,20 euro.

Preoccupazioni del mercato sul cambio ai vertici di Geox (-7,7%). La società della scarpa che respira ha nominato come nuovo Ad Gregorio Borgo in sostituzione di Giorgio Presca. Rassicurazioni arrivano però da recenti dichiarazioni del presidente, Mario Moretti Polegato, secondo le quali il gruppo punta ad uno sviluppo internazionale delle vendite, con particolare riguardo per il mercato asiatico e la nomina del nuovo Ad è volta proprio a far “fare questo balzo ulteriore” al business, incrementando la redditività oltre che i volumi di vendita.

Sulla base dei dati definitivi dell’Opa che ha portato Dm Invest a rilevare il 98,507% del capitale di Moleskine, la società ha comunicato che a partire dalla seduta di domani 24 gennaio, le azioni Moleskine saranno revocate dalla quotazione presso la Borsa di Milano.