Il Ftse Mib chiude la settimana a 19.479,61 punti (-0,2%). L’indice Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale chiude a 17.634,94 punti (-1%), sovraperformando l’Euro Stoxx Oil&gas a 321,44 punti (-1,5%). Il petrolio rimane stabile con il brent a 55,46 dollari al barile e il wti a 55,34 dollari. Sotto pressione le midcap con Maire in perdita del 6,6% e Saras del 5,9 per cento.
Il Ftse Mib termina le contrattazioni settimanali a 19.479,61 punti (-0,2%).
Cinque giorni di alta volatilità per le quotazioni del greggio guidate da diverse notizie macro. Le scorte Usa hanno visto stock di greggio peggiore delle attese e in netto aumento, mentre lo stock complessivo è sceso. L’Aie ha stimato che la domanda potrebbe superare l’offerta già nel primo semestre, se la promessa dei tagli alla produzione verrà mantenuta. Inoltre la Cina ha segnato un netto incremento a dicembre della domanda di petrolio. Gli operatori erano anche in attesa del meeting svoltosi nel weekend tra i maggiori produttori mondiali. Il brent ha chiuso flat a 55,46 dollari al barile e il wti a 55,34 dollari. L’indice Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale chiude a 17.634,94 punti (-1%), sovraperformando l’Euro Stoxx Oil&gas a 321,44 punti (-1,5%).
Per quanto riguarda i titoli del comparto Tenaris è stata la migliore con un rialzo dello 0,8% a 17,03 euro, beneficiando delle stime Eia che vedono la produzione americana di scisto in crescita da febbraio. Eni flette dello 0,8% a 15,55 euro e Saipem del 2% a 0,5 euro. Pesante la settimana delle mid cap con Maire Tecnimont in calo del 6,6% a 2,58 euro e Saras del 5,9% a 1,56 euro. La raffineria risente della vendita del 9% del pacchetto azionario detenuto da Rosneft nel capitale di Saras.