Il Ftse Mib termina una settimana opaca in sostanziale parità (-0,2%), mentre i servizi finanziari riportano una perdita cumulata dell’1,3% dovuta principalmente ad un inizio in salita dopo il downgrade effettuato dall’agenzia di rating canadese Dbrs che ha portato il giudizio sull’Italia da ‘A (low)’ a ‘BBB (high)’.
Una flessione che poteva essere ben peggiore senza le parole pronunciate giovedì dal presidente della Bce Mario Draghi che ha annunciato il mantenimento degli attuali tassi d’interesse e la prosecuzione del programma di Qe oltre la sua scadenza a fine 2017 in caso di bisogno.
La peggiore del listino principale è stata però Exor (-2,5%) sulla quale ha inciso la perdita della controllata Fca colpita da uno scandalo dieselgate in versione “ridotta”.
Settimana complessa anche per Poste Italiane (-1,3%) nonostante l’annuncio del rimborso integrale per i risparmiatori che hanno sottoscritto quote del fondo immobiliare Invest Real Security e che ne erano ancora in possesso alla sua scadenza.
La società guidata da Francesco Caio ha proposto un rimborso cash per i clienti over 80 mentre per tutti gli altri sarà proposta la sottoscrizione di una Polizza Vita Ramo I, senza spese di gestione, con una durata prevista di 5 anni.
Tra i titoli del risparmio gestito solo Fineco e Banca Generali sono riusciti a concludere l’ottava sopra la parità, con la prima che ha ottenuto la miglior performance tra i maggiori titoli del comparto con un progresso cumulato dell’1,8 per cento.
Settimana difficile anche per Banca Ifis (-3%) per la quale il mercato è stato indifferente all’acquisto di sofferenze per 1 miliardo da una banca italiana.
È doveroso infine segnalare la performance di Lventure Group (+11,9%), sostenuta secondo fonti societarie da “fusione per incorporazione di Enlabs in Lventure Group e vendita delle quote di NetLex; operazioni che sembrano essere state molto apprezzate dal mercato”.