Unicredit – Le fondazioni hanno tre settimane per decidere sull’aumento

Titoli in flessione a Piazza Affari nel primo giorno in cui le azioni Unicredit vengono trattate post raggruppamento. Le ordinarie della banca di piazza Gae Aulenti lasciano sul terreno alle 12:13 il 2,68%, al prezzo di 26,19 euro, contro un calo dell’1,67% dell’indice di settore Ftse Italia Banche.

Nel frattempo si avvicina la data di partenza dell’aumento di capitale, prevista per il 13 febbraio, dopo l’approvazione dei conti 2016, in calendario per il 9 febbraio. Tre settimane che saranno utilizzate dalle fondazioni per prendere le proprie decisioni sull’operazione.

Oggi si terrà il cda della Fondazione Crt, che dovrebbe registrare un avvicendamento al vertice con le dimissioni dell’attuale presidente Antonio Maria Marocco, che potrebbe essere sostituito dall’attuale vice-presidente Giovanni Quaglia. La fondazione torinese, che negli anni ha alleggerito la propria partecipazione, detiene una quota del 2,34%, secondo i dati desumibili dall’ultima assemblea per l’approvazione dell’aumento di capitale riunitasi il 12 gennaio. L’investimento necessario a mantenere invariata la partecipazione potrebbe toccare i 304 milioni di euro.

Riflessioni in corso anche presso la Fondazione Manodori che ha una piccola quota pari allo 0,32%, mantenere la quale implicherebbe comunque un investimento di circa 52 milioni. Risorse di cui la Fondazione, che dal 2012 ha iniziato a ridurre la propria partecipazione, non disporrebbe. Tuttavia i vertici della fondazione sarebbero orientati ad aderire all’aumento con una quota parziale della propria partecipazione, per un investimento di circa 15 milioni di euro. Tra le motivazioni vi è quella di abbassare il prezzo di carico, attualmente pari a circa 4,7 euro per azione (47 euro contro una quotazione di 26,19 post raggruppamento).