Generali – Corre a Piazza Affari (+9,9%)

Vola in Borsa il titolo Generali. Intorno alle 14:50 le quotazioni del Leone di Trieste mostrano un progresso del 9,9% a 15,7 euro, riportandosi vicino ai livelli di un anno fa. A trainare la performance del titolo sono soprattutto le speculazioni legate a possibili scalate che la compagnia potrebbe subire da parte di alcuni colossi internazionali. A questo elemento si aggiunge il fatto che la compagnia presenta fondamentali più che validi, non rispecchiati totalmente dalle quotazioni dell’ultimo periodo.

Continua il rally di Generali in Borsa. Infatti, intorno alle 14:50 a Piazza Affari il titolo segna un rialzo del 9,9% a 15,7 euro, trascinando il comparto di appartenenza (+7,2%).

Il titolo si è riportato in prossimità dei livelli di un anno fa, anche se la spinta è arrivata più dalle voci speculative connesse agli eventi degli ultimi giorni, che da ragionamenti sulla valutazione.

Tuttavia la compagnia triestina gode di fondamentali solidi che non si riflettono del tutto dalle quotazioni attuali. Se prendiamo come riferimento il P/E attesi per il 2017 e il 2018, si nota che il titolo Generali tratta a sconto rispetto ai principali competitor europei, che lascia spazio a un potenziale upside del titolo.

Inoltre, le azioni volte al contenimento dei costi per circa 200 milioni nonché una maggiore focalizzazione a operare nei Paesi con le più alte potenzialità, con il contestuale abbandono di quelli meno profittevoli, dovrebbero consentire al Leone di Trieste di migliorare redditività fino a raggiungere un Roe medio del 13% nell’arco di piano, consentendo al titolo di apprezzarsi.

Tuttavia il vero boost che ha dato la spinta al titolo sono state le voci che vorrebbero la banca guidata da Carlo Messina interessata ad entrare con una quota rilevante nel capitale del Leone di Trieste, in concorrenza al gruppo francese Axa. Una voce che trae indiretta conferma dall’acquisto del 3% dei diritti di voto IntesaSanpaolo da parte di Generali allo scopo di bloccare il potenziale takeover.

Altro tema rilevante è l’uscita imminente dal gruppo del direttore generale e Cfo Alberto Minali, che dovrebbe essere sancita dal cda in programma mercoledì. Tra i motivi dell’addio di Minali ci sarebbero divergenze sulla governance con il Ceo Donnet e l’opposizione all’eventuale possibilità di cedere la attività francesi della compagnia triestina, su cui negli ultimi tempi sarebbero pervenute manifestazioni di interesse da parte della compagnia tedesca Allianz. Operazione che molto voci ritengono propedeutica a una fusione con la francese Axa.

Da evidenziare che attualmente Generali presenta un azionariato molto frastagliato dove Mediobanca (13,5%), Francesco Gaetano Caltagirone (3,55%) e la Delfin di Leonardo Del Vecchio (3,16%) rappresentano quelli più rilevanti, per cui in teoria potrebbe essere possibile racimolarne un quantitativo necessario per raggiungere una quota importante, anche da parte di un gruppo estero.