Prevista una partenza in rialzo per l’Europa dopo il recupero nel finale di seduta ieri di Wall Street, con gli indici americani che hanno chiuso poco sotto la parità in seguito ad un avvio negativo.
Positivi in mattinata i listini asiatici ad eccezione di Tokyo, dove il Nikkei soffre il rialzo dello yen nei confronti del dollaro chiudendo con un -0,6 per cento.
La debolezza del biglietto verde sui timori delle spinte protezionistiche del neo presidente Usa Donald Trump è stata infatti ancora il tema principale della seduta, con il cambio EUR/USD che viaggia a 1,075, l’USD/JPY a 113 e il GBP/USD a 1,248.
Sul fronte macro, giornata ricca di appuntamenti. Attese in mattinata, infatti, le stime preliminari di gennaio degli indici Pmi composito, manifatturiero e dei direttori agli acquisti del settore servizi di Francia, Germania e dell’Eurozona. In arrivo dagli Usa nel pomeriggio, inoltre, la stima preliminare di gennaio dell’indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero e il dato sulle vendite di abitazioni esistenti di dicembre.
Tra le materie prime, in lieve calo l’oro che resta comunque sui massimi di due mesi in area 1.215 dollari l’oncia. Rimbalzo invece del petrolio con il Brent (+0,7%) a 55,6 dollari e il Wti (+0,7%) a 53,1 dollari.
Per quanto riguarda l’azionario italiano, riflettori ancora su GENERALI che, in risposta alle voci di M&A, ha comunicato di aver acquistato i diritti di voto relativi a 505 milioni di azioni di INTESA, pari al 3,01% del capitale, bloccando così l’ipotesi di scalata della banca sulla compagnia di assicurazioni.
Attenzione anche al comparto bancario dopo le perdite di ieri, con il board di BPER che secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere pronto a un’offerta per Carife.
Nell’automotive, infine, in attesa dei conti trimestrali il prossimo 26 gennaio, FCA oggi incontrerà Trump insieme alle altre due case di Detroit per discutere sul futuro dell’industria dell’auto negli Usa.