Mercati – Milano maglia rosa d’Europa con acquisti sostenuti sui finanziari

Intorno alle 12:15 le borse continentali mantengono l’intonazione positiva manifestata in avvio, con il Ftse Mib di Milano che guida i rialzi a +1,2 per cento. Il Dax di Francoforte, il Cac 40 di Parigi e il Ftse 100 di Londra segnano un progresso dello 0,2-0,3%, mentre l’Ibex 35 di Madrid guadagna lo 0,5 per cento.

Particolarmente ricca di appuntamenti l’agenda macro odierna, con la pubblicazione delle stime preliminari di gennaio, stilate da Markit Economics, sull’attività manifatturiera e sui servizi di alcuni paesi.

In Francia il Pmi manifatturiero è risultato in linea con le attese a 53,4 punti, mentre l’indice dei direttori agli acquisti del settore terziario è salito a 53,9 punti contro i 53,2 punti previsti. Situazione differente in Germania, dove l’indicatore relativo all’attività manifatturiera è cresciuto a 56,5 punti (55,4 il consensus) mentre il Pmi servizi è sceso inaspettatamente a 53,2 punti.

Infine, nell’eurozona, il Pmi manifatturiero è risultato lievemente superiore alle attese (55,1 contro 54,8) mentre l’indicatore dell’attività terziaria si è attestato a 53,6 punti a fronte dei 53,8 stimati. Da evidenziare comunque che tutti i dati si sono mantenuti sopra la soglia dei 50 punti che discrimina l’espansione dalla recessione.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti nel pomeriggio sono attesi il Pmi manifatturiero preliminare di gennaio, le vendite di abitazioni esistenti di dicembre e l’indice manifatturiero del distretto Fed di Richmond (gennaio).

Sul Forex il dollaro recupera lo 0,3% sull’euro ma resta sui livelli antecedenti l’elezione di Trump, in area 1,074. A pesare sul cambio sono principalmente la mancanza di chiarezza sulle prossime mosse del neopresidente e le politiche protezionistiche che rischiano di rallentare la crescita delle società americane.

Nel frattempo, la prima mossa di Trump è stata l’annullamento formale dell’accordo ‘Trans Pacific Partnership’, che comunque non era mai stato ratificato dal Congresso americano. Il biglietto verde recupera posizioni ma resta debole anche nei confronti dello yen (USD/JPY a 113,5) e della sterlina (GBP/USD a 1,247).

La valuta britannica perde lo 0,7% anche rispetto all’euro, scontando pure la disposizione in via definitiva della Corte Suprema di Londra secondo cui la notifica dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona, per l’avvio dei negoziati con l’Ue per la Brexit, dovrà essere autorizzata da un voto del Parlamento britannico.

Tra le materie prime, l’oro si mantiene vicino ai massimi di due mesi in area 1.212 dollari l’oncia, sostenuto sempre dalle incertezze nel panorama internazionale. In lieve rialzo invece il petrolio con Brent e Wti rispettivamente a 55,4 e 53 dollari.

Sull’obbligazionario lo spread Bund-Btp è poco mosso in area 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,98 per cento.

Tornando a Piazza Affari, prosegue il rally di GENERALI (+9,4%) e di MEDIOBANCA (+10,3%), che detiene il 13% della compagnia triestina. Quest’ultima ha acquistato diritti di voto su un pacchetto di 505 milioni di azioni di INTESA (-4,8%), quota che rappresenta il 3,01% del capitale della banca, per frenare in partenza una possibile scalata a causa della normativa sulle partecipazioni incrociate.

Positivo in generale il comparto finanziario, con UNIPOL e UNIPOLSAI oltre il 3% e UNICREDIT, EXOR, BANCA MEDIOLANUM, BANCO BPM, BPER, FINECO e UBI in rialzo fra 1,7 e 3 punti percentuali.

Acquisti sostenuti anche su FCA (+3,9%) che oggi incontrerà Trump insieme alle altre due case di Detroit per discutere sul futuro dell’industria dell’auto negli Usa. Inoltre, in attesa dei conti trimestrali il prossimo 26 gennaio, Goldman Sachs ha confermato il buy sul titolo e alzato il target price da 17,5 a 20,8 dollari.