Il Ftse Mib chiude la giornata con un guadagno dello 0,9% mentre il comparto bancario si muove in controtendenza e termina con una flessione dello 0,6% sottoperformando il corrispondente indice europeo (+1,2%).
La seduta è stata caratterizzata dagli eventi e dalle ipotesi sugli scenari futuri che hanno visto protagonisti Generali (+8,6%), Intesa Sanpaolo (-4,3%) e Mediobanca (+6,3%).
Il fattore scatenante è stato l’annuncio dell’acquisto da parte della società triestina del 3% dei diritti di voto dell’istituto milanese attirando l’attenzione degli operatori.
Le ipotesi avanzate ieri dal mercato sono pressoché infinite e spesso molto fantasiose. La realtà risiede però nei numeri e nelle performance oggettive sopracitate.
Fra gli altri titoli particolarmente mossi è doveroso segnale Unicredit (+3,1%) in qualche modo collegato alle operazioni sopra richiamante poiché è il principale azionista di Mediobanca con l’8% e il suo Ceo Mustier ha definito l’istituto di Piazzetta Cuccia come la sua “quindicesima banca”.
Da rilevare anche la performance di Carige (+9% e +21,4% sui cinque giorni) influenzata dalle accelerazioni messe a segno sul piano industriale e sulla cessione degli npl.