Il gruppo italo americano presenterà domani, 26 gennaio, i risultati relativi al quarto trimestre 2016.
Gli analisti si attendono ricavi sostanzialmente stabili a 29,3 miliardi, con la flessione nel mercato americano che dovrebbe essere stata parzialmente compensata dal buon andamento in Europa.
Dopo che Fca ha alzato il target 2016 sull’Ebit adjusted in occasione della diffusione dei conti del terzo trimestre, il risultato operativo è atteso in miglioramento dell’1,6% grazie a una strategia mirata su prodotti a più alta marginalità. L’utile netto, infine, dovrebbe più che raddoppiare a 578 milioni, mentre l’indebitamento netto industriale è stimato in calo a 5,3 miliardi.
Alcuni analisti però non escludono la possibilità che il management possa aver contabilizzato degli accantonamenti in seguito alle accuse dell’Epa sulla violazione delle norme sulle emissioni. L’ad Sergio Marchionne, comunque, in seguito all’emergere della vicenda aveva dichiarato che non ne erano previsti.
Proprio il caso sulle emissioni sarà probabilmente uno dei temi principali della conference call con gli analisti, anche alla luce della riduzione delle regolamentazioni in materia di ambiente promessa da Trump.
Di interesse sono anche i possibili impatti delle politiche protezionistiche e dei tagli alle tasse annunciati dal neo presidente Usa, con gli analisti che attendono ulteriori dettagli sui target per il 2017 e più in generale sugli obiettivi del piano al 2018.
Infine, ulteriori spunti di interesse riguardano le possibili operazioni di M&A, con un accordo con General Motors tornato alla ribalta nelle scorse settimane, oltre alla cessione di alcuni asset come Magneti Marelli.