Ancora in luce a Piazza Affari le azioni Generali. Intorno alle 10:15, il titolo mostra un progresso dell’1,8% a 15,7 euro, trainando il comparto di appartenenza (+1,3%). Le azioni beneficiano della conferma da parte di IntesaSanpaolo di essere in procinto di valutare una possibile combinazione industriale con il Leone di Trieste. A questo punto, lo scenario che si potrebbe delineare è quello in cui anche grandi colossi internazionali del calibro di Axa, Allianz o Zurich possano fare un tentativo concreto per scalare la compagnia triestina. In questo caso la variabile chiave diverrà il prezzo per azione a cui scatterebbe l’offerta di acquisto, che sarà sicuramente più alto degli attuale quotazioni della compagnia triestina.
Il titolo Generali ancora in rialzo a Piazza Affari. Intorno alle 10:15 le azioni mostrano un progresso dell’1,8% a 15,7 euro, spinto anche dall’annuncio ufficiale arrivato da parte di IntesaSanpaolo sul fatto di stare considerando una possibile operazione industriale con la compagnia triestina. La performance di oggi fa seguito al guadagno di oltre il 12% registrato nelle due sedute precedenti.
Il vertice del Leone di Trieste è stato colto di sorpresa dall’annuncio fatto dalla banca guidata da Carlo Messina. A seguito di questo, potrebbe diventare molto più concreta la possibilità che anche competitor stranieri come Axa, Allianz o Zurich decidano di tentare una scalata ostile, accelerando i tempi. Se ciò diventasse realtà, il prezzo per azione a cui verrà fatta l’offerta diverrà la variabile chiave, con una possibile guerra al rialzo, a livelli sicuramente più alti degli attuali corsi di Borsa, che hanno superato i 15 euro negli ultimi due giorni.
La compagnia guidata da Philippe Donnet ha provato a frenare alla radice un possibile takeover da parte di IntesaSanpaolo acquisendone i diritti di voto su un pacchetto di 505 milioni di azioni pari al 3,01% del capitale tramite un’operazione di prestito titoli, in modo da far scattare la normativa sulle partecipazioni incrociate.
Tuttavia il contratto stipulato a fronte di questa operazione, gestito da Mediobanca, prevede che la compagnia triestina possa restituire i titoli della banca presi a prestito quando lo ritiene più opportuno, pagando solo la commissione. Generali si riserva quindi di acquisirne la proprietà, che comporterebbe un esborso di circa 1,2 miliardi, solo se reputato davvero indispensabile.
Oggi è in programma un cda in cui verrà discussa la questione. Inoltre, nel board dovrebbe essere sancita l’uscita del direttore generale e Cfo Alberto Minali e la potenziale nomina di Luigi Lubelli come nuovo direttore finanziario.