Apertura in rialzo per i principali listini europei, in scia ai nuovi record di Nasdaq e S&P 500 e all’andamento positivo delle borse asiatiche. Intorno alle 9:25 il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,4%, il Ftse 100 di Londra è a +0,5%, il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi sono in progresso dello 0,8% e l’Ibex 35 di Madrid segna un rialzo dell’1,5 per cento.
Gli indici continentali seguono dunque l’entusiasmo delle borse statunitensi, dopo i provvedimenti annunciati da Trump nei settori auto e oil. In particolare il neopresidente ha promesso tagli delle tasse e riduzione delle regolamentazioni, comprese quelle ambientali, per i produttori auto che apriranno nuovi stabilimenti negli Stati Uniti e ha dato il via libera ai progetti per due oleodotti, il Dakota Access e il Keysonte XI, che erano stati precedentemente bloccati da Obama in seguito a numerose proteste.
L’agenda macro ha fornito spunti positivi per il Giappone, con le esportazioni in aumento a dicembre per la prima volta in quindici mesi, che hanno consentito al Nikkei di chiudere a +1,5 per cento. Dati che permettono allo yen di recuperare qualche frazione di punto percentuale su euro e dollaro, con il cambio EUR/JPY a 121,8 e l’USD/JPY in area 113,5. Il biglietto verde conferma la sostanziale debolezza delle ultime sedute, con il cambio EUR/USD poco mosso in area 1,072.
In Europa sono stati pubblicati i dati francesi di gennaio sulla fiducia dei consumatori, in linea con le attese a 106 punti. In mattinata sono attesi gli indici IFO tedeschi sul sentiment e sulle aspettative correnti di gennaio e gli ordini industriali in Italia. Da segnalare inoltre, alle 17:00, un intervento del governatore della Bank of England, Mark Carney.
Negli Stati Uniti saranno resi noti nel pomeriggio i dati settimanali MBA sulle richieste ipotecarie e l’indice FHFA di novembre relativo ai prezzi delle case. Alle 16:30, infine, verranno diffusi i dati settimanali stilati dall’Eia sulle scorte americane di petrolio, che nel frattempo scambia in frazionale ribasso con Brent e Wti rispettivamente a 55,3 e 53 dollari al barile.
A Piazza Affari si registra un’altra partenza positiva per GENERALI (+2,3%), sostenuta dalle ipotesi di M&A, e per MEDIOBANCA (+3,2%), principale azionista della compagnia triestina.
A rafforzare gli acquisti sul titolo assicurativo è giunta anche una nota di INTESA (-2,8%), in cui l’istituto afferma di valutare tutte le opportunità di rafforzamento del gruppo e che tra queste rientra anche una possibile “combinazione industriale” con Assicurazioni Generali.
Avvio in rialzo anche per UNICREDIT, azionista di riferimento di Mediobanca, a +4,2%, UBI a +2,4% e per FCA (+2,9%), sostenuta dall’incontro di ieri fra Trump e i produttori auto.
Pesante Yoox a -4,6% dopo il downgrade ad underperform, con target price a 20 euro, da parte degli analisti di Exane BNP Paribas.