Utility – Alerion in controtendenza (+2,4%) sulla scia dell’OPS

Ieri è stata un’ottima giornata per la Borsa di Milano, la migliore delle Piazze europee insieme a Madrid con il Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,9% grazie all’ottima performance di Generali (+8,2%), la quale ha acquistato diritti di voto su un pacchetto di 505 milioni di azioni Intesa SanPaolo, e FCA (+5,9%), dopo l’incontro fra Trump, Marchionne e i vertici di Ford e General Motors.

Il Ftse Italia Servizi Pubblici ha invece chiuso le contrattazioni sulla parità (-0,1%), così come il corrispondente paniere dell’Eurozona. Fra le Big Cap la lettera ha caratterizzato sia Snam (-0,4%), che presenterà il Piano Strategico 2017-2021 il prossimo 7 marzo, sia A2A (-0,7%), su cui ha influito l’approvazione del comune di Milano della modifica della quota vincolata dal patto di sindacato col comune di Brescia dal 50%+2 azioni al 42 per cento.

Tra le Small Cap in luce Alerion Clean Power, che ha chiuso a 2,936 euro con un guadagno del 2,4%, dopo che in mattinata i corsi avevano toccato i massimi da aprile 2015 a 3,028 euro. Le quotazioni hanno beneficiato della decisione del CdA di FRI-EL Green Power, azionista di Alerion con il 29,36% del capitale, di promuovere un’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria avente a oggetto il rimanente 70,64% del capitale non posseduto. Per ciascuna azione portata in adesione all’OPS, FRI-EL riconoscerà agli azionisti di Alerion 1 strumento finanziario partecipativo di natura obbligazionaria di nuova emissione, avente valore nominale pari a 3 euro, scadenza 7 anni e cedola fissa annua nominale minima del 3 per cento. In particolare, il CdA di FRI-EL ha deliberato di proporre alla propria Assemblea straordinaria dei soci, convocata per il prossimo 8 febbraio, l’emissione fino a un massimo di 60 milioni di strumenti obbligazionari per un importo complessivo di 180 milioni, di cui fino a un massimo di 92,35 milioni al servizio dell’OPS e fino a un massimo di 87,65 milioni per la raccolta di nuove risorse finanziarie.

Prese di profitto su Falck Renewables, secondo peggior titolo del segmento Star con una variazione pari a -2,7 per cento.