Ancora negativa Ynap che intorno alle 14:50 segna un ribasso del 4% a 24,7 euro, contro un calo del 3% del comparto di riferimento.
Un movimento discendente iniziato la scorsa settimana, lasciando sul terreno nei cinque giorni oltre l’8 per cento, e determinato da fattori quali deboli stime sui dati del quarto trimestre.
Gli analisti di Goldman Sachs ed Equita prevedono infatti una crescita del fatturato lievemente inferiore alle attese: il primo ha confermato il buy con target price a 34,50 euro dal precedente 35 euro, mentre il secondo ha riproposto l’hold con prezzo obiettivo a 26 euro (da 24,5 euro). A gravare sulla performance del titolo vi sono state anche le voci sulla decisione di Sarah Rutson, vicepresidente degli acquisti a livello globale, di lasciare il suo ruolo.
Il colpo di grazia è giunto però ieri da Exane Bnp Paribas, che ha eseguito un downgrade sul titolo da neutral ad underperform, con target price a 20 euro (precedente 27 euro). Gli analisti della banca francese ritengono che in un mercato del lusso online diventato più maturo possano essere avvantaggiati modelli alternativi, quali Amazon o piccole realtà come Farftech, rispetto ad aziende come Ynap, che corrono perciò il rischio di “restare indietro”.
Infine, Exane ha affermato che per i prossimi anni le stime per Yoox sono “fino al 40% inferiori al consensus”.
Nel suo complesso lo scenario risulta appesantito non solo dalla concorrenza, ma anche da altre problematiche che le società che operano nel settore si trovano ad affrontare, quali la gestione del customer care e il problema dei resi.