Il gruppo ha pubblicato ieri a mercati chiusi i ricavi preliminari del 2016, esercizio chiuso con una flessione del 2,5% a 1.845 milioni (-0,2% a cambi costanti) a causa delle difficoltà di alcuni mercati quali l’area Meia e il North East Europe.
Il quarto trimestre ha segnato però un’inversione di tendenza che consente di essere fiduciosi sul raggiungimento del target 2016 dell’Ebitda e sull’obiettivo di un una crescita organica dei ricavi in area mid-single digit.
L’andamento del fatturato del periodo ottobre-dicembre, infatti, evidenzia un quadro complessivamente in miglioramento, con un incremento dell’1,4% (+3% a cambi costanti) a 686 milioni, frutto di tassi di crescita positivi a cambi costanti in tutti i mercati ad eccezione dell’area Meia.
Nel dettaglio, l’area Apa (Asia/Pacific/Americas) ha registrato la crescita più significativa, segnando un +13,5% a 152 milioni trainata dalle vendite in Usa grazie ai buoni risultati del marchio Braun. Bene anche Giappone, Greater China e Corea del Sud, che hanno più compensato la contrazione evidenziata in Brasile.
Sostanzialmente stabili i ricavi in Europa (-0,4%, +1,8% a cambi costanti), dove l’area South West Europe è riuscita a compensare la flessione in mercati quali Russia e Regno Unito, con quest’ultima che ha sofferto anche del deprezzamento della sterlina.
Continuano invece le difficoltà nell’area Meia, soprattutto in Arabia Saudita, Emirati Arabi ed Egitto, che ha segnato una contrazione del 12,4 per cento.
A livello di singoli business, prosegue il buon trend delle macchine per il caffè, con i modelli superautomatici e manuali che hanno registrato tassi di crescita prossimi alla doppia cifra. Le macchine per sistemi a capsule chiudono invece il 2016 in flessione, per effetto, da un lato, del confronto penalizzante con il 2015 (che aveva beneficiato del lancio della Lattissima Touch) e, dall’altro, della generale debolezza di questo specifico segmento di mercato.
I ricavi del segmento della cottura e preparazione cibi continuano a risentire della debolezza di alcuni importanti mercati, fatta eccezione per i prodotti a marchio Braun.
Infine, i prodotti per lo stiro evidenziano una leggera flessione, effetto per lo più del processo di transizione dal marchio De’Longhi al marchio Braun in quasi tutti i mercati, e nonostante la crescita dei più profittevoli “sistemi stiranti”.
Reazione positiva del titolo a Piazza affari, che intorno alle 11:00 segna un +1,2% a 22,83 euro rispetto al +0,7% del Ftse Mib.