Fca – Spinge sul cash flow nel 4Q e alza i target al 2017

La casa di Detroit ha archiviato il quarto trimestre con ricavi ed Ebit adjusted in lieve aumento, chiudendo così il 2016 con risultati record. Di particolare importanza, la riduzione dell’indebitamento netto industriale a 4,6 miliardi grazie alla forte generazione di cassa. Il gruppo, inoltre, ha migliorato la guidance per l’esercizio in corso al di sopra delle stime degli analisti, confermando la fiducia del management nel raggiungimento degli obiettivi al 2018.

Il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha chiuso il quarto trimestre con risultati nel complesso positivi, soprattutto per quanto riguarda la riduzione dell’indebitamento.

Nel periodo ottobre-dicembre i ricavi hanno mostrato un leggera crescita dell’1% a 29,72 miliardi, sostanzialmente in linea al consensus.

A livello di area geografica, l’area Nafta ha evidenziato una contrazione del 6,6%, frutto del fisiologico calo in Usa, il mercato principale del gruppo. Una flessione che però non ha condizionato la redditività per effetto principalmente del miglioramento del mix prodotto, oltre ad efficienze sugli acquisti e dei minori costi di garanzia che hanno aiutato ad aumentare la marginalità per unità di prodotto avvicinandosi a quelli dei principali competitor.

Prosegue, invece, la ripresa in sud America, dove i ricavi hanno segnato un balzo del 27,2% grazie al parziale miglioramento in Brasile e ai maggiori volumi in Argentina.

L’area Apac ha registrato un calo dell’11,2%, riconducibile principalmente ai minori volumi dell’import in Cina, a seguito del passaggio alla produzione locale di Jeep . Anche in questo caso, comunque, il gruppo ha assistito ad un miglioramento dell’Ebit adjusted, sostanzialmente ascrivibile al favorevole mix dei prodotti importati, alle minori spese di marketing (ora sostenute dalla JV cinese) e ai migliori risultati della JV in Cina.

Per quanto riguarda l’Europa, Fca ha continuato a sovraperformare il mercato anche nel quarto trimestre segnando un aumento del fatturato del 7,1 per cento. Forte incremento, infine, per Maserati che ha raddoppiato i ricavi a 1,52 miliardi.

La bottom-line evidenzia, infine, un utile netto di 409 milioni, rispetto ai 196 milioni del quarto trimestre 2015.

Sul fronte patrimoniale, la liquidità disponibile a fine 2016 risulta pari a 23,8 miliardi, mentre l’indebitamento netto industriale si è ridotto più della attese a 4,6 miliardi grazie principalmente alla generazione di cassa delle attività industriali.

Proprio il forte cash flow ha sorpreso in positivo gli analisti, battendo sia la guidance che il consensus, con il target al 2017 alzato a oltre 2 miliardi a fronte di 1 miliardo stimato dal mercato e un debito inferiore a 2,5 miliardi.

Rivisti al rialzo con target superiori al consensus anche gli obiettivi 2017 su ricavi, previsti tra 115 e 120 miliardi, Ebit adjusted e net profit, stimati rispettivamente oltre 7 e 3 miliardi.

Da rilevare che il target sul debito non considera l’effetto di eventuali cessioni e nonostante gli elevati investimenti previsti, mentre non sono emerse novità significative su possibili operazioni di M&A.

Infine, Fca ha dichiarato che al momento non è previsto nessun accantonamento per possibili multe da parte dell’Epa, in seguito all’indagine avviata dall’ente per presunte violazioni delle norme ambientali.