Mercati – Ftse Mib a +0,7%, corrono Stm e Fca dopo i risultati

Intorno alle 12:20 Milano segna ancora la miglior performance del Vecchio Continente, con il Ftse Mib in rialzo dello 0,7 per cento. Seguono l’Ibex 35 di Madrid e il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%). Più arretrato, infine, il Ftse 100 di Londra, poco sopra la parità (+0,15%).

Particolarmente ricca l’agenda macroeconomica odierna. In Germania il rapporto Gfk di febbraio sul clima di fiducia dei consumatori ha battuto le attese attestandosi a 10,2 punti contro i 10 punti del consensus. In Italia le vendite al dettaglio a novembre sono calate dello 0,7% rispetto ad ottobre, ma sono aumentate su base tendenziale dello 0,8 per cento.

Nel Regno Unito, infine, la prima lettura preliminare del quarto trimestre 2016 ha battuto lievemente le attese, confermando il ritmo di crescita del periodo luglio-settembre (+0,6% su base trimestrale, +2,2% rispetto al 2015).

Sul Forex il dollaro recupera terreno con il cambio euro/dollaro in area 1,072. Vendite sullo yen, con l’USD/JPY in aumento a 114,2 e il cross EUR/JPY a 122,5. Poco mossa la sterlina, in area 1,26 sul biglietto verde e 0,85 rispetto all’euro.

Prosegue il sell-off sul mercato obbligazionario, con il rendimento del Bund decennale prossimo alla soglia del mezzo punto percentuale (0,48%). Il Btp nel frattempo ha toccato quota 2,2%, condizionato anche dalla sentenza della Corte Costituzionale che riavvicina l’ipotesi di elezioni. Lo spread fra il governativo italiano e quello tedesco risale così di 9 punti a 172 basis point.

Tra le materie prime, il rinnovato clima di euforia trascina al ribasso l’oro a 1.192 dollari l’oncia. In lieve rialzo il petrolio con il Brent (+0,5%) a 55,3 dollari e il Wti (+0,3%) a 52,9 dollari, nonostante l’aumento delle scorte Usa evidenziato ieri dall’Eia.

Tornando a Piazza Affari, vola STM (+6,6%) dopo i risultati leggermente sopra le attese del quarto trimestre, chiuso con ricavi in crescita dell’11,5% su base annua a 1.847 milioni di dollari e un Ebitda adjusted in aumento del 40,8% a 314 milioni di dollari. Alla luce dei risultati, inoltre, il management ha fornito una guidance per il primo trimestre del 2017 migliore delle attese.

Corrono anche le azioni FCA (+3,5%), dopo la pubblicazione dei conti relativi al quarto trimestre 2016. In particolare, i risultati hanno evidenziato una diminuzione oltre le attese dell’indebitamento netto industriale e il management ha rilasciato una guidance migliore della precedente e del consensus, soprattutto per quanto riguarda la generazione di cassa. In progresso anche EXOR, in scia a Fca, a +2,9 per cento.

Tra i finanziari, l’attenzione resta puntata su GENERALI (+1,6%), anche se il Ceo di Axa Thomas Buberl ha indirettamente smentito un interesse per la compagnia triestina. Interesse esplicitamente manifestato, invece, da INTESA (+1,2%) che gradirebbe una possibile combinazione industriale con il Leone di Trieste.

Nel frattempo gli acquisti proseguono su UNICREDIT (+1,4%) mentre si raffredda l’appeal di MEDIOBANCA (-0,2%).

Sottotono, infine, POSTE ITALIANE (-0,2%), pronta a cedere banca del Mezzogiorno-Mcc a Invitalia.