Apertura con segno più per le borse europee, contagiate dall’entusiasmo di Wall Street che ha chiuso la seduta di ieri con una tripletta di record. Intorno alle 9:15 Milano segna la miglior performance del Vecchio Continente, con il Ftse Mib in rialzo dello 0,9 per cento. Seguono l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,6%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%). Più arretrato, infine, il Ftse 100 di Londra (+0,1%) che scambia poco sopra la parità.
Sul fronte macro, l’agenda di oggi ha visto la pubblicazione del rapporto Gfk di febbraio sul clima di fiducia dei consumatori tedeschi, che ha battuto le attese attestandosi a 10,2 punti contro i 10 punti del consensus. In mattinata, inoltre, uscirà in Uk il Pil preliminare del quarto trimestre, mentre nel pomeriggio dagli Usa arriveranno le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e i dati sulle vendite di nuove abitazioni di dicembre.
Intanto il dollaro recupera leggermente terreno con il cambio EUR/USD a 1,073 e l’USD/JPY a 113,8. Sostanzialmente stabile la sterlina con il GBP/USD a 1,264 e l’EUR/GBP in area 0,85.
Sull’obbligazionario, da monitorare il movimento al rialzo dei tassi di interesse con il Bund che potrebbe superare la soglia del mezzo punto percentuale. Il rendimento del decennale tedesco si attesta al momento allo 0,477%, mentre il Btp sale al 2,14% portando lo spread in area 166 punti base.
Tra le materie prime, il rinnovato clima di euforia trascina l’oro nuovamente sotto la soglia dei 1.200 dollari l’oncia. In rialzo il petrolio con il Brent (+0,6%) a 55,4 dollari e il Wti (+0,6%) a 53,1 dollari, nonostante l’aumento delle scorte Usa evidenziato ieri dall’Eia.
Tornando a Piazza Affari, l’attenzione rimane sulla partita tra GENERALI (+1,4%) e INTESA (+1,5%). In scia alla possibile operazione tra le due società, proseguono gli acquisti su MEDIOBANCA (+1,1%) e soprattutto su UNICREDIT (+4,4%).
Corre STM (+3,9%) dopo i risultati leggermente sopra le attese del quarto trimestre, chiuso con ricavi in crescita dell’11,5% su base annua a 1.847 milioni di dollari e un Ebitda adjusted in aumento del 40,8% a 314 milioni di dollari. Il gruppo ha chiuso così il 2016 con un fatturato in aumento dell’1,1% su base annua a 6,97 miliardi di dollari e un utile netto in rialzo del 58% a 165 milioni di dollari.
In rialzo anche FCA (+2%) in vista di una trimestrale positiva con i risultati che saranno diffusi in giornata.
Fuori dal paniere principale, ieri a mercati chiusi DE’LONGHI (+0,3%) ha presentato i ricavi preliminari relativi al 2016. Il gruppo ha chiuso l’esercizio con un fatturato pari a circa 1.845 milioni, in leggera flessione rispetto al 2015 (-2,5%) e sostanzialmente stabile a cambi costanti (-0,2%). Un anno caratterizzato dalle difficoltà di alcuni dei mercati di riferimento del gruppo, con il quarto trimestre che ha mostrato però una ripresa con una crescita dell’1,4% dei ricavi a circa 686 milioni (+3,0% a cambi costanti).