Prosegue sottotono la seduta delle borse europee, che poco prima delle 12:00 viaggiano in calo ad eccezione di Londra (+0,2%). Il Ftse Mib di Milano e l’Ibex 35 di Madrid scambiano in ribasso dello 0,8%, seguite dal Cac 40 di Parigi (-0,6%) e dal Dax di Francoforte (-0,2%).
Si placa momentaneamente l’impennata dei rendimenti dei titoli di stato, che si concedono una seduta di consolidamento. I tassi del Bund e del Btp si mantengono sostanzialmente stabili rispettivamente allo 0,47% e al 2,22%, separati da uno spread in area 175 punti base.
Sul fronte macro l’Istat ha diffuso i dati sul livello di fiducia della aziende italiane di gennaio, salito più del previsto a 104,8 punti, mentre la fiducia dei consumatori è scesa a 108,8 punti contro i 110,6 punti del consensus.
In arrivo dagli Usa nel pomeriggio, invece, la lettura preliminare del Pil del quarto trimestre e la stima sugli ordini di beni durevoli di dicembre, oltre all’indice di fiducia di gennaio stilato dall’Università del Michigan.
Intanto il dollaro rimonta dai minimi di periodo, con il cambio USD/JPY risalito sopra quota 115 e l’EUR/USD sceso a 1,068.
Tra le materie prime, l’oro scivola in area 1.185 dollari l’oncia penalizzato anche dal recupero del biglietto verde. In calo il petrolio con il Brent (-1,2%) a 55,6 dollari e il Wti (-0,9%) a 53,3 dollari.
Tornando a Piazza Affari, continua a tenere banco la vicenda GENERALI (-1,5%)-INTESA (-0,3%), con i titoli coinvolti che si concedono una pausa di riflessione. UNICREDIT non sembra intenzionata a cedere la propria quota di MEDIOBANCA (-0,7%), mentre oggi si tiene il cda dell’Istituto guidato da Carlo Messina, anche se non è in agenda il dossier sulla compagnia triestina.
In calo i petroliferi con SAIPEM (-1,8%), TENARIS (-1,3%) ed ENI (-0,9%), con quest’ultima al centro di un’inchiesta sull’acquisizione di una licenza in Nigeria, temporaneamente confiscata dal tribunale di Abuja.
Parziali prese di beneficio su STM (-0,6%) dopo lo sprint di ieri in seguito alla pubblicazione dei risultati trimestrali e ad una guidance migliore delle attese per il primo trimestre 2017.
Ben intonato, infine, il lusso e in particolare FERRAGAMO (+2,2%) con Morgan Stanley che ha alzato il target price da 20 a 24 euro con rating equal weight. Rimbalzo per YOOX (+1,1%), dopo il crollo delle scorse sedute, e per LUXOTTICA (+1%) su cui Hsbc ha alzato la raccomandazione a buy.