Mercati – Partenza in lieve ribasso per l’Europa, a Milano continua la corsa di Stm

Apertura debole per i principali listini europei, che ripartono sulla falsariga della leggera intonazione negativa manifestata ieri nel finale. Intorno alle 9:25 il Ftse Mib di Milano cede lo 0,5%, il Dax di Francoforte, il Cac 40 di Parigi e l’Ibex 35 di Madrid segnano ribassi dello 0,2-0,4% mentre il Ftse 100 di Londra è sostanzialmente invariato.

I listini non seguono dunque l’intonazione positiva della mattinata asiatica, caratterizzata anche dalla decisione della Bank of Japan di aumentare l’acquisto di titoli pubblici del 10% rispetto al quantitativo previsto, permettendo al rendimento del decennale domestico di scendere allo 0,07 per cento.

Una mossa che permette di allentare la tensione anche sul mercato obbligazionario europeo, con il rendimento del Bund decennale che si consolida intorno a 47 centesimi e il tasso del Btp di pari durata sostanzialmente stabile al 2,2 per cento.

Sul fronte macro, i dati nipponici di dicembre sull’inflazione sono stati lievemente migliori delle attese, con il Cpi nazionale in aumento dello 0,3% su base annua. In Europa i dati francesi sulla fiducia dei consumatori hanno confermato le attese, mentre in mattinata saranno diffusi i dati Istat sulla fiducia dei consumatori e delle imprese in Italia e la massa monetaria M3 dell’Eurozona.

Negli Stati Uniti l’attenzione sarà concentrata sulla prima lettura del Pil del quarto trimestre. Attesi inoltre i dati preliminari sugli ordini di beni durevoli di dicembre e quello finale sul sentiment di gennaio stilato dall’Università del Michigan.

Sul Forex, la mossa della Boj ha portato ad una progressiva svalutazione dello yen, con l’USD/JPY risalito a 115,1 e l’EUR/JPY in zona 123. Poco mosso l’euro/dollaro, in area 1,068, in lieve calo la sterlina.

Tra le commodities continua la discesa dell’oro, giunto a 1.182 dollari l’oncia, mentre il petrolio consolida i guadagni delle ultime ore, con Brent e Wti rispettivamente a 56,2 e 53,8 dollari al barile, confortato dalle dichiarazioni dei paesi produttori che stanno mettendo in pratica i tagli alla produzione promessi.

A Piazza Affari partenza ancora positiva per STM (+3,9%), già migliore di ieri dopo i conti del quarto trimestre e una guidance sopra le attese per il primo trimestre 2017. Il titolo beneficia anche dell’innalzamento del target price da 10 a 12 euro da parte degli analisti di Ubs.

Denaro anche sul comparto del lusso, con YOOX (+1,8%), FERRAGAMO (+1,6%), LUXOTTICA (+0,9%) e MONCLER (+0,6%) fra le migliori.

Positiva anche FCA (+0,4%), dopo i risultati diffusi ieri e il miglioramento della guidance, soprattutto per quanto riguarda la generazione di cassa.

Scivolano in fondo al listino UNICREDIT (-3,3%), UBI (-2,4%). Vendite anche su BANCO BPM (-1,1%), che starebbe considerando la vendita dell’asset manager Aletti Gestielle SGR, nel tentativo di ottimizzare la struttura delle proprie attività.

In calo dell’1% anche GENERALI (-1%), INTESA (-0,8%) e MEDIOBANCA (-1,3%). L’istituto guidato da Carlo Messina, intanto, sta valutando diverse alternative ma è determinato a presentare un’offerta d’acquisto per la compagnia assicurativa triestina.

Lievemente sopra la parità POSTE ITALIANE (+0,25%), per cui lo Stato sta preparando una seconda tranche di privatizzazione alla fine del primo semestre di quest’anno. L’obiettivo è quello di collocare sul mercato la quota residua del 30%, attraverso la cessione a investitori istituzionali e risparmiatori.