Deciso arretramento per i titoli Unicredit a Piazza Affari. Alle 11:20 le azioni della banca guidata da Jean Pierre Mustier lasciano sul terreno il 4,24% al prezzo di 27,98 euro.
I titoli dell’istituto di piazza Gae Aulenti hanno alle spalle un rialzo del 12,3% messo a segno in due giorni, da lunedì 23 gennaio a mercoledì 25. Dopo un così repentino rialzo, rientra nella normale dinamica di mercato una dose fisiologica di prese di profitto.
Tuttavia a frenare i titoli Unicredit potrebbero anche avere giocato le parole del suo vice-presidente, Fabrizio Palenzona, che ha negato con decisione l’ipotesi che la banca possa prendere in considerazione la cessione della sua quota in Mediobanca, di cui è l’azionista di riferimento con una partecipazione pari all’8,7 per cento.
Un pacchetto, che agli attuali prezzi di Borsa vale attorno ai 650 milioni di euro e che potrebbe essere oggetto di un’offerta da parte di Intesa, o comunque di chi voglia puntare al controllo delle Generali, di cui piazzetta Cuccia è l’azionista più importante con una quota del 13 per cento.
Unicredit è impegnato in una delicata partita per rafforzare il proprio patrimonio. Si appresta a chiedere ai propri soci una ricapitalizzazione da 13 miliardi di euro. E ha fatto pulizia tra le proprie partecipazioni cedendo una quota di Fineco, la propria partecipazione nella banca polacca Pekao e la propria partecipazione nella società di asset management Pioneer. In questo contesto la decisione di non volere valorizzare, ove ne sorgesse l’opportunità, anche la quota in Mediobanca, dovrebbe essere supportata da una motivata giustificazione di convenienza finanziaria.

























