La filiale russa del gruppo Enel ha pubblicato i propri risultati operativi relativi all’esercizio 2016. La produzione netta di energia elettrica si è attestata a 41.062 GWh, in calo del 2,4% rispetto al 2015 ma superiore ai 40,9 TWh stimati. Conseguentemente, anche le vendite di elettricità hanno registrato una flessione del 2,1% su base annua a 47.325 GWh. Su questi decrementi ha influito soprattutto il fermo nei primi tre mesi del 2016 della centrale termoelettrica da 1.530,2 GW di Nevinnomysskaya GRES, il cui output annuale è crollato del 23,3% rispetto al 2015. Sostanzialmente in linea con l’anno precedente a 5,58 milioni di Gcal (-0,7% a/a) le vendite di calore.
Positiva la reazione del titolo Enel Russia, che intorno alle ore 10:30 della seduta odierna sta guadagnando il 2,5% alla Borsa di Mosca.
COMMENTO
La generazione complessiva ha superato quanto aveva preventivato la società nel Piano Strategico 2017-2019 presentato a Mosca lo scorso 2 dicembre. Pertanto, riteniamo che la guidance societaria per l’Ebitda 2016 a 11,7 miliardi di rubli (era stato di 10,8 miliardi nel 2015) sia realisticamente raggiungibile.
Ricordiamo anche che al 30 settembre 2016 Enel Russia aveva registrato un margine operativo lordo di 9,54 miliardi di rubli (pari a circa 125 milioni di euro, corrispondenti all’1% dell’Ebitda consolidato del gruppo Enel), in progresso del 26,3% su base annua.