La società di servizi petroliferi Baker Hughes ha pubblicato venerdì sera l’aggiornamento settimanale sul numero dei pozzi petroliferi attivi.
Il dato Baker Hughes evidenzia un incremento settimanale importante nel numero di impianti di trivellazione in Nord America (+21). Questi negli Stati Uniti sono aumentati di 18 unità. La crescita negli Usa è stata relativa al comparto oil, che registra +15 pozzi, nonché nell’on-shore (+19) e nelle trivellazioni orizzontali (+20). In lieve crescita il numero dei pozzi attivi in Canada (+3). In lieve calo quelli nel Golfo del Messico (-3).
Nel mese di dicembre i cali riguardano solo Africa (-1 pozzi) e Medio Oriente (-4). In forte rialzo invece il dato mensile Usa (+54) e Canada (+36).
Il numero di rig oil&gas in Nord America (1057 unità) è tornato sopra i massimi del 2016, quindi ai livelli di agosto 2015. La strada da fare è ovviamente ancora in salita, ma sicuramente il dato è positivo per gli operatori più esposti in Nord America come Tenaris. Il titolo della multinazionale italiana nonostante il dato positivo cede circa il 3% a 16,54 euro. Essendo un titolo a multipli molto cari probabilmente sconta più di altri il ribasso dell’indice.