Nella globalizzazione tecnologica che ormai ci coinvolge quotidianamente quasi ognuno di noi esegue transazioni economiche online per effettuare pagamenti o per acquistare beni o servizi.
Acquistare “online” è ormai diventato un fenomeno sempre più diffuso per la possibilità dell’ampia gamma di offerta ed in tempi brevi o per la convenienza economica rispetto alla tradizionale spesa nel punto vendita.
Ci sono molti di noi che prediligono ancora il contatto visivo con la merce, ad esempio per la frutta e la verdura o per alcune tipologie di abbigliamento che si vogliono vedere indossati prima dell’acquisto.
Al di là di alcune perplessità, il fenomeno è tuttavia dilagante e sembra assolutamente inarrestabile.
LA CRESCITA CRESCENTE DEL COMMERCIO ONLINE
Come indicato nella Tabella 1, la quota del commercio online è ancora piuttosto contenuta e pari al 8,6% a livello mondiale sul totale venduto.
A livello numerico, ci sono più acquirenti online in Asia e nell’Occidente e assai pochi in America Latina dove internet è ancora poco diffuso e il commercio fisico è ancora un elemento importante, soprattutto nelle zone rurali, per socializzare.
Tabella 1. – Le quote di acquisti online nel 2016 per aree geografiche.
Il Grafico sottostante mostra che, a livello planetario, il commercio online dovrebbe raddoppiare entro il 2020
La Tabella 2 mostra, invece, che il Paese con le vendite online più sviluppate è attualmente la Gran Bretagna che supera gli Stati Uniti che sono al di sotto della media mondiale nel 2015, mentre il Paese con le maggiori potenzialità di crescita è la Cina, anche per il fattore demografico.
Tabella 2. – Crescita delle vendite online, Paesi sviluppati e Cina.
Come è prevedibile il commercio online crescerà più rapidamente nei mercati emergenti dove gli attuali accessi alla rete sono attualmente inferiori, ma con tassi di crescita notevoli nei prossimi anni.
Con la diffusione crescente di internet anche gli acquisti online né beneficeranno di conseguenza. La conferma viene da due tra i più popolosi Paesi al mondo, India e Indonesia, che risultano in cima alla lista tra quelli a maggiore espansione negli acquisti online.
Tabella 3. – Paesi con il più alto tasso di crescita di acquisti online (2016-21)
Mentre la quota di acquisti online da parte degli americani è piuttosto modesta, al contrario i sui consumatori comprano più di ogni altro Paese.
Tabella 4. – Consumi annuali per singolo utente
Che cosa si acquista Online?
I dati sono solo raggruppabili per categoria ed indicati nella tabella seguente solo in base ad interviste sulle indicazioni di acquisto.
Tabella 5
Il livello di penetrazione digitale
A livello planetario, il 53% di coloro che hanno una connessione internet hanno fatto almeno un acquisto online nella loro vita. Nella Tabella 6 sono indicati i Paesi con le percentuali più elevate con la Gran Bretagna sempre in testa alla classifica.
Tabella 6
Per quale ragione ci sono riluttanze ad acquistare Online?
La tabella 7 riassume le principali motivazioni per la quale ci siano ritrosie ad effettuare acquisti in rete. La principale è quella della fiducia, vale a dire della paura di essere truffati, mentre la seconda motivazione è quella della sicurezza.
Tabella 7. – Motivo per il quale le persone non incrementano gli acquisti Online
L’età
Un ulteriore elemento di analisi è l’età degli acquirenti. Risulta evidente che le fasce più giovani siano le più attive, grazie alla familiarità con internet ed i devices elettronici (PC e smartphones), rispetto a quelle più anziane.
La transizione americana
Non vi è alcun dubbio che il leader incontrastato delle vendite online sia Amazon, non solo nel mondo ma anche negli Stati Uniti, Paese dove l’azienda è nata insieme al commercio online alla fine del precedente millennio.
Anche molti supermercati al dettaglio hanno dovuto adeguarsi alla trasformazione in atto, creando il loro sito di commercio elettronico, da Wal-Mart a Staples, da Home Depot a Macy’s.
Tabella 9
Amazon ha fatto della possibilità di comprare qualsiasi cosa sul loro sito un punto di forza ancora incontrastato che le ha permesso una crescita supersonica. Nel 1997 erano 1,5 milioni gli utenti registrati sul proprio sito di e-commerce, divenuti 304 milioni nel 2015 con un tasso di crescita medio annuo del 46%.
Servizi offerti
L’ultima tabella – la 10 – evidenzia i business più redditizi nell’e-commerce non solo in assoluto, ma in relazione al numero di addetti impiegati. In questa classifica Amazon non compare ai primi posti, ma è surclassata da società molto più tecnologiche quali Google, Ebay, Priceline e Netflix.
Conclusioni
I rapidi cambiamenti tecnologici delle ultime due decadi hanno prodotto la moria di vecchi business e la creazione di nuove opportunità di vendita colte dal commercio elettronico.
Tuttavia, pur essendo un settore in forte espansione la sfida del“click and mortar” sul vecchio “brick and mortar” (distribuzione tradizionale) non è ancora stata vinta. Ci sono infatti ancora molte società che vendono prodotti online che lavorano in perdita e rischiano di scomparire non avendo ancora imparato l’amara lezione dello scoppio della bolla delle dot.com nel 2000. La selettività dell’investimento rimane sempre una priorità, ma non sempre il nome noto si rivela la scelta più idonea, anche perché in molti casi risulta scambiare a multipli molto elevati rispetto a competitors più piccoli o più dinamici.