Oggi il cda di Poste Italiane dovrebbe conferire il mandato all’amministratore delegato Francesco Caio per avviare la vendita di Mcc Banca del Mezzogiorno ad Invitalia, agenzia nazionale per gli investimenti e lo sviluppo d’impresa che fa capo al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Secondo indiscrezioni, l’offerta per la banca controllata dalla società dei recapiti dovrebbe aggirarsi intorno ai 350 milioni, cifra pari al valore a cui fu acquistata più l’aumento di capitale eseguito nel 2014.
Si ricorda che Banca del Mezzogiorno è controllata interamente da Poste che la rilevò nel 2011 da Unicredit per circa 136 milioni.
La cessione della banca era una eventualità già presa in considerazione prima della quotazione di Poste nel 2015 vista la differenza di settori nei quali operano controllata (credito) e controllante (risparmio gestito ed assicurazioni).
Tuttavia la trattativa non era mai partita per una serie di questioni che ora sembrano essere state superate, tra cui anche le osservazioni mosse dalla Banca d’Italia sulla coerenza della presenza di Mcc nel perimetro di Invitalia e sulla possibilità della stessa di poter garantire lo sviluppo dell’istituto di credito.
Banca del Mezzogiorno nel 2015 presentava un utile netto da 32 milioni, un capitale sociale di 364 milioni ed un’ottima solidità patrimoniale rappresentata da un Cet1 al 32,7 per cento.
Il titolo Poste Italiane, intorno alle 10:05, segna un progresso dell’1% a 5,91 euro a Piazza Affari, una performance leggermente al di sotto di quella dell’indice settoriale (+1,4%).