La società delle torri di Telecom Italia archivia l’esercizio 2016 con ricavi pari a 333,5 milioni, in crescita del 4,6% rispetto al dato proforma dello scorso anno. Nel dettaglio, 253 milioni derivano dal contratto di servizio verso Tim, il Master Service Agreement; 78,2 milioni da altri clienti, tra cui i principali gestori mobili italiani e altri operatori di reti radio; 2,3 milioni derivanti dalle ospitalità su siti di nuova realizzazione.
L’Ebitda raggiunge 163,6 milioni, con un margine sui ricavi del 49,1% (+3,8 punti percentuali rispetto a un anno fa) che riflette l’incremento dei tenant presenti sul parco siti e la riduzione dei costi di locazione degli spazi. Con una crescita del 13,4% rispetto al proforma 2015, l’Ebitda 2016 risulta in linea rispetto alle previsioni comunicate al mercato (“low teens”, cioè 11-14%).
L’indebitamento finanziario netto a fine anno cifra in 34,3 milioni, in diminuzione di 13,7 milioni rispetto a fine dicembre 2015.
Il gruppo ha sostenuto investimenti industriali pari a 35,3 milioni a cui si aggiunge il corrispettivo complessivo di 8,3 milioni corrisposto per l’acquisizione delle partecipazioni totalitarie in Revi Immobili, Gestione Due e Gestione Immobili, incorporate in Inwit nel corso dell’esercizio.
Commento
I risultati 2016 di Inwit riflettono il progressivo il trend di crescita, con un ulteriore incremento del fatturato e del rapporto di co-tenancy (numero medio clienti per sito) nonché dell’aumentata redditività grazie al contenimento dei costi di locazione passiva.
Come già annunciato a luglio, il Piano Industriale 2015-2018 prevede una crescita annua dell’Ebitda “low teens” (11-14%) con l’obiettivo di un rapporto di tenancy di circa 1,9x entro il 2018. Il management ha confermato tutti gli obiettivi già previsti per il 2018: la costruzione di oltre 500 nuovi siti, lo sviluppo di oltre 4 mila micro celle e la realizzazione di oltre mille connessioni in fibra.
I vertici aziendali prevedono infine la prosecuzione del percorso di crescita trainata dai nuovi tenants e dagli investimenti già programmati per un totale di 300 milioni che permetteranno di mantenere anche per il 2019 una crescita dell’Ebitda “low teens”.