L’Ad Mauro Moretti resterà al suo posto. Così il cda della multinazionale dell’aerospazio e difesa si è espresso ieri, a seguito della sentenza emessa dal Tribunale di Lucca e dunque in relazione all’incidente ferroviario accaduto a Viareggio il 29 giugno 2009.
Come noto il tribunale ha condannato in primo grado l’Ad Mauro Moretti per il ruolo di Ad di RFI nel periodo 2001/2006 e quindi in una fase antecedente al fatto. Il cda di Leonardo ha inteso dunque valutare alla luce della normativa applicabile, gli eventuali impatti della citata sentenza sull’esercizio delle funzioni da parte dell’ing. Moretti. La verifica è stata supportata da uno specifico parere pro veritate, richiesto dal Cda e effettuato da primari professionisti altamente qualificati nelle materie del diritto civile, penale e internazionale.
Il Consiglio dunque, in presenza dei membri del Collegio Sindacale, avrebbe verificato che permangono in capo al numero uno del gruppo tutti i requisiti previsti dalla vigente disciplina, e dunque la piena capacità di esercitare le prerogative connesse all’ufficio di organo delegato ed ha confermato, all’unanimità, piena fiducia all’ing. Moretti.
Commento
La situazione non è di certo delle più facili per Leonardo-Finmeccanica e la reazione di ieri dei mercati con il titolo in pesante contrazione ne sono una dimostrazione. Il mandato di Moretti infatti, come quello dell’intero cda, scadrà fra pochi mesi, con l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2016, prevista ai primi di maggio 2017. Va detto che i reati contestati al numero uno del gruppo italiano non rientrano tra quelli che rendono ineleggibili i manager delle società pubbliche, e lo stesso vale per lo statuto di Leonardo.
Non dovrebbe rappresentare un problema nemmeno la direttiva introdotta dal governo Renzi sui requisiti di onorabilità degli amministratori di società controllate dallo Stato, che prevedeva ineleggibilità o decadenza dalla carica per determinati reati, tra cui però non vi sono quelli relativi alla condanna di Moretti. Inoltre solo Enel aveva incorporato nello statuto sociale tale requisito.
Ricordiamo che le liste per il nuovo cda saranno presentate circa 1 mese prima e il Ceo eletto sarà il primo candidato della lista che prende la maggioranza dei voti. Liste che saranno presentate una da parte del governo (il ministero dell’economia e finanza detiene circa il 30%) e l’altra da investitori istituzionali.