Mercati – Ftse Mib a +1,1%, Ferragamo la migliore del listino

Nelle prime ore del pomeriggio le borse europee incrementano i guadagni della mattinata, sostenute anche dall’avvio positivo di Wall Street dove gli indici segnano rialzi fra lo 0,3 e lo 0,6 per cento. Intorno alle 16:00 Dax di Francoforte guadagna l’1,5%, seguito dal Cac 40 di Parigi (+1,2%) e dal Ftse Mib di Milano (+1,1%), mentre il Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid sono più arretrati rispettivamente a +0,4% e +0,2 per cento.

Il tutto in attesa che si concluda la riunione della Fed, la prima dopo l’insediamento ufficiale di Trump alla Casa Bianca, con l’annuncio in serata della decisione sui tassi di interesse. È improbabile che la banca centrale ritocchi il costo del denaro, ma dall’incontro potrebbero emergere segnali sul ritmo dei rialzi e su eventuali novità nel 2017.

Nel frattempo la giornata è stata ricca di appuntamenti macro, soprattutto in Europa con la pubblicazione dell’indice Pmi manifatturiero di gennaio di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e dell’Eurozona, tutti al di sopra della soglia psicologica dei 50 punti.

In particolare l’indicatore ha mostrato un miglioramento dell’attività manifatturiera, rispetto a dicembre, in Francia (53,6 punti) e nella Zona Euro (55,2 punti), battendo anche le attese degli analisti. Per l’Eurozona, inoltre, si tratta del miglior risultato da aprile 2011. In Germania e nel Regno Unito il Pmi è stato lievemente al di sotto delle rilevazioni precedenti e del consensus, attestandosi rispettivamente a 56,4 e 55,9 punti. In Italia, infine, l’indice è sceso a 53 punti a fronte dei 53,4 previsti.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, invece, è stata diffusa la stima ADP sul mondo del lavoro che ha evidenziato, nel mese di gennaio, un incremento di 246 mila nuovi impieghi, rispetto alle 151 mila unità precedenti e ai 168 mila nuovi posti di lavoro previsti dagli analisti.

Dati che fanno ben sperare in attesa delle statistiche ufficiali di venerdì e grazie a cui il dollaro ha registrato un immediato apprezzamento nei confronti delle altre valute, con il cambio tra euro e biglietto verde sceso da 1,08 a 1,075 e l’USD/JPY risalito a 113,7. Risale inoltre la sterlina, con il GBP/USD a 1,263 e il cross EUR/GBP a 0,851.

Tra le materie prime, in rialzo il greggio con Brent e Wti rispettivamente a 56,1 e 53,2 dollari al barile, in scia ai segnali che Russia e i produttori Opec stanno effettivamente riducendo la produzione. I guadagni sono però limitati dal persistente eccesso di offerta Usa dopo che i dati preliminari Api, in attesa di quelli ufficiali dell’Eia di questo pomeriggio, hanno mostrato un incremento delle scorte settimanali Usa superiore alle attese.

Sull’obbligazionario, lo spread Bund-Btp risale a 184 punti, con il rendimento del decennale italiano nuovamente in aumento al 2,3 per cento. Oggi inoltre scade il termine per la risposta del governo alla Commissione Europea sui conti pubblici, con Roma chiamata a una correzione del deficit strutturale.

Tornando a Piazza Affari, continua a volare FERRAGAMO (+6,3%), che ha confermato un miglioramento del trend di vendite nel quarto trimestre, battendo le stime degli analisti. Il gruppo ha pubblicato ieri i dati preliminari del periodo ottobre-dicembre, chiuso con un fatturato consolidato di 423,9 milioni, in aumento dell’1% a cambi costanti (+3,6% a cambi correnti) rispetto al corrispondente periodo del 2015.

In rialzo anche UNICREDIT (+4,9%) che oggi riunisce il proprio board per decidere il prezzo a cui offrirà le nuove azioni in vista dell’aumento di capitale.

Denaro pure su LEONARDO (+3,8%), il cui cda ha confermato all’unanimità l’Ad Mauro Moretti. Rallenta ma resta positiva FCA (+0,7%) che registra un calo delle immatricolazioni negli Stati Uniti per il mese di gennaio pari all’11 per cento.

Vendite, infine, su LUXOTTICA (-1,6%), MEDIASET (-0,3%) e TELECOM ITALIA (-0,3%).