Poco dopo le 14:30 i futures sul Dow Jones e lo S&P 500 scambiano in rialzo dello 0,3%, mentre quello sul Nasdaq segna un +0,6% sostenuto da Apple, preannunciando un’apertura positiva per i listini a stelle e strisce.
Il tutto in attesa della decisione della Fed, che ha riunito il proprio board per la prima volta dopo l’insediamento ufficiale di Trump alla Casa Bianca. La maggior parte degli esperti prevedono che l’istituto centrale mantenga inalterato il costo del denaro, restando comunque alla finestra in cerca di segnali sul ritmo dei rialzi e su eventuali novità nel 2017.
Sul fronte macro in attesa dei dati ufficiali diffusi venerdì, il rapporto Adp di gennaio ha mostrato un aumento degli occupati nel settore non agricolo di 246 mila unità contro i 168 mila previsti dal consensus, mentre la rilevazione precedente è stata rivista al ribasso da 153 mila a 151 mila unità. Usciranno nel pomeriggio, inoltre, l’indice Ism manifatturiero di gennaio e i dati sulla spesa per costruzioni di dicembre.
Intanto il dollaro si allontana dai minimi intraday nei confronti dell’euro, con il cambio EUR/USD in area 1,077, mentre l’USD/JPY risale a 113,6.
Tra le materie prime, in rialzo il greggio con il Brent (+0,9%) a 56,1 dollari e il Wti (+0,8%) a 53,2 dollari, in scia ai segnali che Russia e i produttori Opec stanno effettivamente riducendo la produzione.
I guadagni sono però limitati dal persistente eccesso di offerta Usa dopo che i dati preliminari Api, in attesa di quelli ufficiali dell’Eia diffusi questo pomeriggio, hanno mostrato un incremento delle scorte settimanali Usa superiore alle attese.
Per quanto riguarda l’azionario, nel premarket APPLE balza del 4,5% in scia al record di vendite trimestrali della sua storia con ricavi per 78,4 miliardi di dollari. Il gruppo di Cupertino ha pubblicato ieri a mercati chiusi i propri dati contabili, mostrando un aumento delle vendite di telefoni del 5% su base annua a 78,3 milioni.
Tra gli altri titoli si segnalano:
GENERAL ELECTRIC: il gruppo ha annunciato la vendita della propria partecipazione del 43% nella società sudcoreana di carte di credito Hyundai Card. Operazione che rientra nella strategia di ridurre la propria esposizione al settore dei servizi finanziari.
ADVANCED MACRO: il titolo avanza del 4% nel premarket in scia a una perdita trimestrale inferiore alle attese e una guidance sul fatturato superiore al consensus per il trimestre in corso.
ANTHEM: il gruppo ha presentato ricavi e utili trimestrali migliori del previsto grazie ad una crescita dei premi e del numero degli assicurati. La società resta però alle prese con le autorità americane che bloccano l’Opa sul suo omologo Cigna.