Il board del principale operatore italiano della telefonia si riunirà il 3 febbraio per approvare i dati relativi agli ultimi tre mesi del 2016 e presentare l’update del piano strategico che, secondo alcuni analisti potrebbe offrire l’occasione all’Ad Flavio Cattaneo di rivedere al rialzo gli obiettivi. Gli analisti si aspettano un altro trimestre in crescita, con un fatturato in aumento quasi 5 miliardi (+2,6%a/a), mentre l’Ebitda è atteso a oltre 2 miliardi (+52%). Inoltre, l‘indebitamento finanziario netto rettificato dovrebbe scendere a 25,7 miliardi dai 26,7 miliardi di fine settembre 2016.
Si premette che i dati di consensus sono stati elaborati il 31 gennaio 2016 e pertanto non recepiscono i risultati conseguiti dalla controllata brasiliana (che verranno approvati il 2 febbraio) e quelli di Inwit (approvati il 31 gennaio). Permane l’ottimismo da parte degli analisti per i conti del quarto trimestre 2016 dove è atteso un fatturato consolidato aumentato del 2,6% a quasi 5 miliardi rispetto al corrispondente periodo del 2015. L’andamento riflette soprattutto l’aspettativa di una crescita sostenuta in Brasile, con un progresso dei ricavi del 20% a 1,1 miliardi. Permane invece ancora debole l’aspettativa sui ricavi della linea di business domestic (-0,6% a 3,8 miliardi), in relazione al calo delle vendite dei servizi voce. Positive infatti le aspettative sul mobile, con un giro d’affari stimato in aumento dell’1,2% a circa 1,4 miliardi.
L’Ebitda è atteso a oltre 2 miliardi (+5,8% a/a), grazie al positivo apporto di entrambe le divisioni, ma in particolare della forte accelerazione del business domestico, il cui Ebitda dovrebbe segnare un pregresso del 63% a 1,7 miliardi. Dinamica sostenuta da un lato dallo sviluppo commerciale, dall’altro dalla ristrutturazione intrapresa. L’Ebitda domestic organico, al netto di partite non ricorrenti e a parità di cambi, segna un progresso più contenuto e pari al 6,4 per cento. In netto miglioramento anche l’Ebitda in Brasile, atteso in aumento del 17,5% a 403 milioni. Ne consegue una marginalità in netto sviluppo al 42,3% dal precedente 28,6 per cento.
Sul fronte degli investimenti gli analisti prevedono un minore impegno complessivo pari a 1,8 miliardi (circa 2 miliardi nel corrispondente periodo del 2015), dei quali 1,4 miliardi indirizzati alla unit Domestic e 429 milioni al business brasiliano.
L’indebitamento finanziario netto è stimato a fine 2016 in calo a 25,7 miliardi, dai 26,7 milioni di fine settembre 2016.