Nel corso della conference call con gli analisti finanziari Carlo Messina, Ad di Intesa, ha precisato a che punto è lo studio di una eventuale aggregazione con Generali precisando che l’operazione sarà fatta solo se interessante per i soci Intesa.
“Gli azionisti Intesa saranno la priorità numero uno nella definizione di ogni strategia di crescita”. Con questa netta affermazione durante la conference call in corso al momento, Carlo Messina, Ad di Banca Intesa, ha voluto tranquillizzare i propri soci di fronte alla prospettiva di un piano di crescita che prenderà in considerazione anche operazioni straordinarie.
E tra queste in primis il progetto di aggregazione con il gruppo Generali. “L’ipotesi di una possibile combinazione industriale con Generali è attualmente nella cosiddetta fase due dello studio, ossia l’analisi per stabilire se rispetta e si adatta alle nostre stringenti priorità strategiche” ha precisato Messina, spiegando che solo se supererà questo test l’operazione Generali passerà alla cosiddetta fase tre e cioè quella che prevede la definizione della struttura operativa dell’aggregazione.
In ogni caso Messina ha definito con maggiore precisione quali sono i paletti che un’acquisizione strategica deve rispettare. E cioè deve essere neutrale dal punto di vista del capitale, senza l’applicazione di arbitraggi quali il Danish compromise, e deve essere coerente con l’obiettivo di Intesa di continuare a distribuire un interessante pay-out ai propri soci. Il target in particolare è fissato in una cedola equivalente a 3,4 miliardi di monte dividendi per il 2017.
Un altro elemento che sarà preso in attenta considerazione nello studio di un’eventuale combinazione industriale con Generali è quello della salvaguardia e valorizzazione del personale, in particolare di coloro che detengono una relazione con i clienti.