Il Consiglio comunale guidato da Marco Doria ha rimandato di una settimana, da martedì 31 gennaio a martedì 7 febbraio, la ratifica del term-sheet con Iren, un accordo volto all’ingresso della multi-utility quotata nel capitale di Amiu (Azienda multi servizi d’igiene urbana) in più scaglioni fino a superare il 50 per cento. Le ragioni del rinvio sarebbero le opposizioni interne e le contestazioni da parte dei sindacati dei lavoratori.
Ricordiamo che lo scorso 30 settembre, ultimo giorno per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per la società attiva nella raccolta dei rifiuti nel capoluogo ligure, l’unica proposta arrivata era proprio quella di Iren.
COMMENTO
Non è ancora chiaro se il Comune di Genova, che attualmente controlla il 100% di Amiu, si limiterà a cedere a Iren il 49% del capitale attraverso un aumento di capitale dedicato, con l’obiettivo di sostenere un piano d’investimenti da circa 100 milioni. L’operazione, che avrebbe così uno schema simile a quello seguito da Iren per rilevare il controllo della multi-utiity vercellese Atena, ha una grande importanza strategica. La società guidata da Massimiliano Bianco potrebbe infatti rafforzare la propria quota di mercato in Liguria in un settore, quello dei rifiuti, in cui non è ancora presente.
Si segnala comunque che la situazione finanziaria di Amiu non è rosea: a fine 2015 aveva 35 milioni di debiti verso banche (in aumento rispetto ai 20 milioni al 31 dicembre 2014) e 35 milioni di debiti verso fornitori, di cui 15 milioni già scaduti.